Paolo Benvegnù | Earth hotel

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Artista Paolo Benvegnù

Titolo Earth Hotel

Etichetta Woodworm

Distribuzione Audioglobe

Uscita 17 ottobre 2014

 

«Abbiamo aperto le porte per un Nuovo Rinascimento falso come le Madonne del Cinquecento e voi siete caduti dentro». 

Terzo Piano dell’Earth Hotel. Nuovosonettomaoista. Paolo Benvegnù.

Earth Hotel è un album a undici piani. Esplorando questo hotel di Paolo Benvegnù ci si imbatte in una track ad ogni piano, e si sale per le scale, affaticandosi e stupendosi di ogni pianerottolo, di ogni porta che si apre, di ogni musica che si perde tra le stanze, di ogni voce che riecheggia nei corridoi. E’ un viaggio, salendo, in crescendo, quasi come vivere un concerto live distesi sul divano. Paolo Benvegnù è un poeta maturo, non c’è dubbio. Qualche tempo fa, nei giorni vicini all’uscita del disco, rilasciando un’intervista a RadioDue, Benvegnù ha confessato che di questo album non ha scritto una sola parola, si è soltanto seduto, ha imbracciato la chitarra ed ha chiacchierato con se stesso, per gli altri. Earth Hotel non è altro che il pianeta terra, un pianeta che parla d’amore fondamentalmente, perché l’amore si trova ovunque.

Il cantautore ha immaginato l’amore come fosse un luogo a cui tutti apparteniamo, che viviamo, ognuno a proprio modo, perché gli abitanti del suo albergo non sono tutti uguali. Raccontare un lavoro cantautorale, benché si tenti di trovare parole convincenti e vere per descrivere le riflessioni e le emozioni che lascia l’ascolto, è quasi come fare il critico d’arte: si racconta l’opera cercando di sostituirsi ad essa. Non possiamo certo noi diventare i protagonisti di questo bell’album. Le parole più significative per raccontarlo possono essere soltanto quelle dell’artista, in questo caso quelle di Paolo:

«Earth hotel parla di amore nelle stanze.

Ovunque.

Di alberghi, di case, di transatlantici, di treni, di aeroplani ed automobili.

Nello stesso istante.

Che sia martedì o il giorno di un compleanno oppure l’anniversario della prima repubblica.

Di ogni tipo di Amore.

Quello di ogni tempo. Quello impastato di bene e male.

Quello conscio e quello sbadato.

Dodici mirabili miniature.

Dall’alba al tramonto.

Elettrico e notturno.

Grida al cielo e sussurrii nell’ombra.

Alle madri.

Ai Figli.

A quell’eterno miracolo di vita che ci consuma»

Al pubblico non resta che ascoltare, cercando quell’interfaccia con l’opera d’arte che possa far rivivere in essa.

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Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

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