Underdog live @ Auditorium Parco della Musica

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Lo scorso 23 Maggio l’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato gli Underdog in occasione dell’evento Generazione XL, una delle più significative rassegne musicali dedicate agli artisti italiani emergenti. Nel corso di uno spettacolo vario e intenso, il complesso capeggiato da Diego Pandiscia ha presentato un repertorio musicale straordinariamente multiforme eseguendo prevalentemente i brani degli ultimi due album, Keine Psychoterapie (2009) e Keep Calm (2012).

Artista: Underdog

Genere: Indie Jazz, Cabaret Rock, Funk

Discografia: Zeno (2006), Keine psychoterapie (2009), Keep calm (2012)

Etichetta: Altipiani Factory, MArteLabel

Dove: Auditorium Parco della Musica

Quando: 23 Maggio 2013

Info: sito degli Underdog

Ascolta:

Zighididì

Circus

Una serata sorprendente all’insegna della contaminazione musicale, quella dello scorso 23 Maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il piccolo Teatro Studio, in un atmosfera intima e raccolta, ha ospitato il concerto di una delle più interessanti realtà emergenti della musica italiana, gli Underdog, il caleidoscopico progetto musicale di Diego Pandiscia giunto al terzo disco, Keep Calm (2012), dopo l’esordio Zeno (2006) e l’eccezionale Keine Psychoterapie (2009), vero gioiello del crossover italiano.

Ad aprire la serata una formidabile performance dei Med in Italy, impegnati nella promozione del loro nuovissimo Coltivare piante grasse (2012), album d’esordio della band capeggiata da Niccolò Maffei, giovane artista torinese tornato in Italia dopo anni trascorsi in Irlanda, dove si è a lungo esibito da busker calcando i “palchi” urbani dei vicoli e delle piazze, approfondendo la propria ricerca musicale in un’atmosfera dal respiro internazionale, ricevendo e rielaborando originalmente le suggestioni acustiche del folk irlandese e del cantautorato classico. Nella musica dei Med in Italy, l’elegante rock jazzato della Dave Matthews Band si fonde con l’intimismo cantautoriale multiforme di Ani DiFranco, in un mix originale davvero convincente e sicuramente nuovo nel panorama della musica italiana.

A seguire è il turno degli attesi Underdog, e l’impressione è subito di trovarsi di fronte a qualcosa di speciale: l’esperimento di Diego Paniscia e Barbara Wis’niewska è un prodigioso tentativo di sottoporre il jazz alla più spregiudicata contaminazione di stili e forme, estendendone le potenzialità espressive finché è possibile, forzandolo ora verso sonorità balcaniche, ora verso le atmosfere di un tango argentino o verso i ritmi del reggae più classico, passando attraverso i sentieri della black music e del funk per poi approdare sulle circensi superfici di un rock giocoso e cabarettistico, in perfetto stile Dresden Dolls. In questa intelligente e a tratti esilarante commistione di influenze, ci sembra di riscontrare un’evidente dipendenza della band dalle geniali intuizioni “sincretistiche” dei Primus e specialmente di Frank Zappa, tra le ombre dei quali compare spesso l’identità cantautoriale del Tom Waits più folle e inquietante.

Il risultato di questa difficilissima operazione sorprende per l’efficacia: non si ha mai l’impressione che questa sintesi pecchi di eccessive pretese o che dia vita a un impasto insipido per via dei troppi ingredienti. L’intreccio delle diverse dimensioni prende forma in modo magistrale, sfiorando in alcuni punti livelli di autentica perfezione. Unica pecca – solo per brevi tratti – è un certo indugiare un po’ virtuosistico sulle modalità esibizionistiche di una “giocoleria musicale” fine a se stessa, che non aggiunge nulla alla bellezza dello spettacolo, ma che certo non toglie nulla di significativo al godimento dello stesso. Si ha ogni tanto l’impressione che, limitando leggermente questa pur strepitosa ispirazione cabarettistica, gli Underdog trarrebbero ancora maggiore bellezza da una ricerca musicale profonda ed originale, dotata di tutti gli estremi per lasciare una traccia significativa, anche al di fuori dell’Italia.

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Autore

Ludovico Nisi

Studente di filosofia, musicista se capita.

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