RACCONTO DI UN SOGNO EROTICO SENZA IMBARAZZO

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7th Rome Burlesque Festival

Presentatore: Alessandro Casella

Band: Benoit Viellefon & His Orchestra http://www.benoitandhisorchestra.com/

Cantante: Suri Sumatra (uk) http://www.surisumatra.com/

Performers:Julie Atlas Muz (New York) http://www.julieatlasmuz.com/

                           Luna Rosa (Uk) http://www.exoticlunarosa.com/page-home.html

                           Billie Rae (Uk) http://www.billierae.co.uk/

Serata del 16 Dicembre 2011 @ Micca Club, Via Pietro Micca 7/a – Roma

http://www.miccaclub.com/site/?frame=../serate/20111216_rbf.html

 

Nella foto Billie Rae di Neil Kendell

Pensate ad un sotterraneo con il soffitto ad arcate di mattoni e muratura, ad un sipario di velluto rosso nel punto più nascosto del locale, a cameriere vestite in abiti alla Moulin Rouge, a barman con il cilindro e ad un presentatore in stile circo. Questo è ciò che vi accoglie un volta varcata la soglia del Micca Club. Chi è stato previdente ha riservato una posto vicino al palco, davanti al resto del pubblico che in piedi non sa bene cosa aspettarsi.

Provate adesso ad immaginare un uomo snello, con baffetti ed abbigliamento anni ’20 che pronuncia queste parole: « Bonsoir Mesdames et Messieurs, sono Benoit Viellefon e questa è la Mia Orchestra ». La colonna sonora dello spettacolo prende forma sullo stretto palcoscenico e uno swing più classico si fonde a volte con le sonorità della Francia popolare grazie alla fisarmonica, a volte con suoni ed armonie orientali e medio-orientali grazie al clarinetto ed agli occhi allungati di provenienza meticcia asiatico – canadese della occasionale cantante Suri Sumatra.

Il sound vintage franco-inglese si assapora scandito dalle pause del direttore che ti ricorda che sei giunto fin là non soltanto per ascoltare, ma anche per osservare ciò che altri animali da palcoscenico vogliono mostrarti. Pantere, con il pelo lucido ed il passo sinuoso conquistano lo stage. Ballerine che regalano agli spettatori, uomini o donne che siano, quello per il quale si sono presentati puntuali al Settimo Festival del Burlesque di Roma: uno spogliarello malizioso e spesso divertente a ritmo di musiche sempre diverse che denuda corpi morbidi ed eleganti.

Artiste dell’intrattenimento trattengono su di loro gli occhi di chi le guarda fino a che, coperte da mutandine di pizzo e paillettes sul seno, non si dissolvono dalle quinte. Vedi piume di struzzo e di pavone, diamanti e pietre preziose, lingerie con nappe e lustrini, giarrettiere e bustini ed ancora nastri, fiori e profumi che puoi solo immaginare.

Rapiti dall’erotismo etereo di queste performer indiscusse del burlesque, arte nata più di 150 anni fa, è troppo forte il pensiero del paragone con la comune sessualità a scopo di divertimento. Ma quando inizierai a ragionarci, lo spettacolo sarà già finito e con esso sarà sparito anche tutto ciò che ti eri immaginato, il fumo denso di sigaro, i signori col cappello, i ballerini di swing

Ti mischi al resto della platea e ti guardi intorno e gli altri spettatori guardano te: a vedere dal tipo di partecipanti, il burlesque non è più così sottoculturale come credevi.

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