Circuiterie Step #04 | Geoff Leigh (U.K.) e K-Mundi (IT)

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Circuiterie Step #04

Dove Nuovo Cinema Palazzo – San Lorenzo, Roma

Quando 28 febbraio 2014

Info Circuiterie

circuiterie-roma

Tre monaci più un funambolo danno vita a vaghezze spaziali, echi tribali, contraccolpi elettronici per una sinfonia abstract rock. Questo è il quarto appuntamento del collettivo Circuiterie nella stagione del Nuovo Cinema Palazzo.

Ospite internazionale il funambolico flautista e sassofonista britannico Geoff Leigh, piccola-grande leggenda della scena improvvisativa e progressive/sperimentale europea. Flauto traverso, sax, vocals ed elettroniche per sovrapporre note soffiando e sferzando i suoi fiati, suonando il flauto come una chitarra e amplificando anche uno scacciapensieri.

Monacale invece il trio romano K-Mundi (Økapi, Adriano Lanzi e Marco Ariano), che pratica improvvisazione post-postmodernista avvalendosi di mezzi acustici, elettroacustici ed elettronici. Marco Ariano alla batteria mai percossa ma solleticata, carezzata, sfiorata, pizzicata, scherzata con bacchette giocattolo si è avvalso anche di un pad elettronico per aumentare la gamma dei giochi di suono. Adriano Lanzi, che qualcuno la stessa sera ha definito divo noir (effetto probabilmente del suo démone che lo rende appassionato e algido al tempo stesso), alle evoluzioni virtuose di chitarra che entra ed esce dalla scena sonora con improvvise melodie, effetti, graffi e dolcezze. Økapi che impassibile e attento produce moltiplicazioni geometriche di campionamenti elettrizzati da delay, distorsioni, feedback, ralenti e ancora frequenze radio, ectoplasmi d’organo, voci fuori campo, rumori vari.

Forse i primi due pezzi hanno ingranato dopo un po’ ma il livello era già altissimo comunque e ognuno ha dato il meglio in amore col proprio strumento e in compagnia con gli altri in questa impro jam radicale, post rock seventy, noyse ambient e dark jazz.

Ho intervistato uno dei monaci: Adriano Lanzi

Raccontaci in breve il concerto dall’interno

Direi che è stato un incontro fruttuoso di due situazioni diverse. Avevo già incontrato Geoff e fatto un breve tour italiano con lui in duo, cinque anni fa. La rassegna di eventi che come Circuiterie stiamo organizzando al Cinema Palazzo ci ha permesso di invitarlo per una sua breve performance in solo, e abbiamo pensato che sarebbe stato bello invitarlo a suonare anche come ospite del trio K-Mundi, con Økapi ai campionamenti, Marco Ariano alla batteria e il sottoscritto alla chitarra elettrica. Geoff ha qualcosa come cinquant’anni di esperienza nella musica sperimentale ha una sua poetica molto precisa – e molto ricca – come musicista e performer ma anche la curiosità e l’apertura mentale di un ragazzino. Siamo tutti molto contenti di come è andata, lui incluso. Ci siamo un po’ persi per strada forse a metà del set, per ritrovare una direzione comune nella parte finale, a causa di qualche problema tecnico di ascolto sul palco, che non ci ha permesso di seguire esattamente come pensavamo certi appuntamenti, certi paletti strutturali che ci eravamo dati pur restando in un ambito largamente improvvisato. Ma è stata ugualmente una buona serata, e una collaborazione che speriamo di ripetere, dal vivo o in studio – come trio stiamo missando le tracce per un disco e chissà che non ci sia posto per qualche suo contributo qua e là, anche a distanza.

Chi è Adriano Lanzi?

Un brav’uomo, più o meno

Cos’e e chi è circuiterie?

Un gruppo di persone, molte delle quali direttamente coinvolte in varie discipline artistiche – soprattutto musicisti – ma non solo, che si sforza di organizzare eventi lontani dal banale, nei limiti del possibile, in cui la ricerca artistica esca un po’ dalla proverbiale torre d’avorio (o misero ghetto, a seconda dei punti di vista) in cui è isolata, e raggiunga senza presunzione o pretenziosità, con il tempo che occorre, anche un pubblico non necessariamente “avvezzo”. Con la massima semplicità e sincerità possibile. Attualmente in Circuiterie mettono stabilmente la testa: Roberto Fega, Tiziana Lo Conte, Danilo Aleandri, Walter Paradiso, Alessandra Ballarini, Gianluca Natanti, Adriano Lanzi, Marco Ariano. C’è chi suona, chi fa film, chi si occupa più strettamente della supervisione organizzativa. Tra tutti noi cerchiamo ovviamente di curare anche gli aspetti non strettamente artistici, dividendoci i ruoli in modo via via più definito ma non troppo rigido (comunicazione con gli artisti, ufficio stampa, grafica, mantenimento del sito web, eccetera…). All’interno di Circuiterie sono transitati anche altri che hanno dato il loro contributo e la loro spinta in una importante fase iniziale, più progettuale in cui abbiamo comunque prodotto le prime iniziative: Simone Pappalardo, Davide Piersanti, Maria Luisa Pirritano, Enea Tomei, e la mia defunta moglie Francesca Romana Scandariato.

Come siete arrivati a quello che volevate?

Siamo ancora lontani, è una cosa in divenire anche se le prime serate di questa rassegna più continuativa sono promettenti. Ci siamo arrivati con discussioni, incomprensioni, confronti, disillusioni, separazioni, smarrimenti, ritrovamenti di qualcosa che si credeva smarrito, ritorni di qualcuno inizialmente allontanatosi che magari gravita amichevolmente nei pressi della nostra orbita e collabora saltuariamente come esterno pur non facendo più parte del nucleo organizzativo… Parlo solo a titolo personale naturalmente, ma direi che è naturale che ogni volta che si prova a creare qualcosa collettivamente il processo per arrivarci non sia una passeggiata.

Come sta andando?

Per ora bene

Come si svilupperà il progetto?

Presto per dirlo, per ora andiamo avanti fino alla fine di maggio con gli ultimi due appuntamenti, uno il 24 aprile con Marcello Sambati, Alessandra Cristiani e la nostra piccola “orchestra”, una cosa tra testo, danza butoh e suono; e una festa finale il 30 maggio su cui preferisco non dare per ora troppe anticipazioni. Dopo l’estate, potrebbe riprendere una stagione simile a quella in corso oppure svilupparsi qualcosa in direzioni nuove. Preferirei non sbilanciarmi e lasciare a chi ci segue il gusto dell’attesa e della sorpresa, daremo le giuste anticipazioni al momento opportuno.

Se Circuiterie fosse una persona cosa vorrebbe dire in questo momento?

Ha già parlato anche troppo

E tu (cosa hai voglia di dirci) ?

Pure

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Autore

Enea Tomei

Enea Tomei, poeta. Mai laureato in filosofia del diritto, scrittore, attore, fotografo, critico con se stesso e delle arti che gli piacciono. Cura la sezione musicale del Festival della scena contemporanea Teatri di Vetro, è caporedattore foto della webzine Nucleo, scrive canzoni, suona e straparla nella band folk ‘n rock PHAKE. Autodidatta in tutto, anzi DIY (anche se il diplomino dell'accademia teatrale ce l'ha), non crede nella reincarnazione ma pratica il miracolo e la telepatia. Consiglia la psicoterapia. Ha mandato tutti e tutto a quel paese per ritrovarsi al punto da cui voleva partire più di vent'anni anni fa. Contento, sì ma più vecchio...

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