Storie di ieri, storie di sempre, storie di italiani che si rimboccano le maniche per costruire un futuro migliore per i propri figli. Strani-ieri è uno spettacolo corale in cui sette attori raccontano le vite avventurose di chi ha lasciato le terre assolate del meridione alla volta del nord Italia, seguendo il miraggio di un posto di lavoro in fabbrica: sogno e incubo di una generazione. I sette attori si muovono sul palco creando con i loro corpi e con pochi elementi scenografici diverse situazioni: il treno, la stazione, il condominio. Sono alternativamente folla anonima e individui con un passato ed un presente da raccontare, da mettere in scena. Tanti dialetti, tante storie, un unico sogno: una casa, una famiglia e magari anche una lavatrice.
Il testo nasce da un reale confronto con uomini e donne che, tra gli anni Cinquanta e Settanta, si sono trasferiti dal sud Italia a Torino. Racconti e interviste sono alla base del lavoro che l’Associazione Tedacà ha svolto per portare in scena, in maniera frizzante e ironica, una pagina della storia recente del nostro paese.
I racconti amari, fatti di discriminazione, lavoro massacrante e ristrettezze economiche, sono bilanciati da una straordinaria dose di umorismo: arma vincente con cui un’umanità solare e determinata riesce a far fronte alle tante difficoltà della vita del migrante. Il lavoro in fabbrica è alienante, i torinesi non sorridono, il bagno in comune è una sofferenza, ma poi si va ballare, nascono gli amori e allora forse a casa non si torna. L’abbondanza e il calore del paese di origine resta nel cuore, ma la distanza inizia a farsi sentire al punto che anche lì ci si sente ormai un po’ stranieri.
Tra valigie che scottano come patate bollenti, cornici utilizzate per inquadrare attimi di vita da consegnare al ricordo ed un’illuminazione che delinea lo spazio in maniera funzionale alla narrazione, lo spettacolo procede in maniera fluida, creando immagini semplici ma evocative, fino alla conclusione della parabola. Con la consegna delle conquiste dei padri alle generazioni a venire, arrivano i bilanci, i sacrifici sprecati e quelli messi a frutto, con la prospettiva di nuove, diverse, sfide da affrontare.
STRANI-ERI. Da sud a nord. La nostra storia parte da qui.
Rassegna Romacittàteatro
Compagnia Tedacà
Regia Simone Schinocca
Con Valentina Aicardi, Elio D’Alessandro, Antonella Delli Gatti, Silvia Freda, Costanza Maria Frola, Paolo Li Volsi, Nicola Marchitiello. Giuliano Scarpinato nelle repliche dell’ 8 e 11 dicembre sostituisce Elio D’alessandro
Ideazione Simone Schinocca
Assistenza alla regia Valentina Veratrini
Drammaturgia Simone Schinocca – Livio Taddeo
Scenografia Federica Beccaria
Costumi Agostino Porchietto
Dal 6 all’ 11 dicembre 2011, ore 21 – Teatro Vascello – Roma
