Tempo ai tempi

0

“Ascoltare gruppi come i Måneskin o i Greta Van Fleet e prenderli seriamente è dura perché sono una copia scadente di quel che erano gli altri”.

E vabbè ci siamo cascati anche noi.

Ci ritroviamo qui a parlare del fenomeno Måneskin, anche se indirettamente, tramite le parole di Steven Wilson, frontman dei Porcupine Tree, band geniale e stupenda a mio modesto parere, che forse non tutti conoscono.

Ciò che dice Wilson è sacrosanto e personalmente mi riconosco in questo pensiero.

Però, se vogliamo essere sinceri, non venitemi a dire che i Porcupine abbiamo inventato il Rock Progressive perché allora chiudiamo tutto e buonanotte!

Credo fermamente che nella storia del mondo nessuno abbia inventato nulla,

compreso il fuoco o la ruota, perché i fulmini esistono da sempre e le pietre rotolanti (e non parlo dei Rolling Stones) pure. Quindi, nessuno inventa niente, tutto è una copia di tutto, basta soltanto trovare il tempo giusto per riproporlo, farlo proprio e il gioco è fatto.

Ci vuole la domanda del resto e qualcuno molto bravo a trovare l’offerta adatta.

I Måneskin per me, fossero usciti nei primi 2000 li avrebbero presi in giro e non considerati. Ma adesso è diverso. Ora ci sono i talent, ci sono le grandi aziende dietro che costruiscono tutto, che creano addirittura la domanda e l’offerta, insomma si fanno tutto loro.

E allora i 70.000 del Circo Massimo non sono altro che l’azienda musica,

non c’è niente di nuovo, tantomeno di vero, c’è solo un prodotto, un prodotto che, piaccia o meno, è un prodotto vincente, che vende e pure tanto. Quello che mi rammarica è il fatto che tutto accada in pochi anni, che si diventi Re così, senza fatica.

E capisco chi fa musica da decenni perché continui ad ascoltare i Led Zeppelin piuttosto che i Måneskin.

“C’è un tempo per tutto, ma non un tempo per tutti”.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi