Recensione-intervista ai 3chevedonoilrE

0

I 3chevedonoilrE si sono esibiti alla Stazione Birra in un concerto energico come la loro musica. Proponiamo di seguito la recensione-intervista fatta in occasione dell’evento. 

 

Artista: 3chevedonoilrE

Album: Nella baracca di latta

Etichetta: La Grande Onda

Dove: Stazione Birra

Quando: 9 maggio 2012

Info:

sito 3chevedonoilrE

facebook 3chevedonoilrE  

Ascolta:

Karmelita 

Non è vero niente 

Quando li ascolti li balli come fossero gli anni sessanta, con le braccia scatenate e roteanti!

L’energia ha una formula fisica ed è facile pensare che questi ragazzi la nascondano nelle loro composizioni. Sono estremamente originali, facenti parte di quella sezione della musica che dipende soltanto dalla passione e basta.

Non sono paragonabili, non somigliano a nessun altro se non a loro stessi, i 3chevedonoilrE.

Parliamo di testi ricercati, interpretati musicalmente, recitati con uno spirito ironico e stravagante che arriva dritto dentro e che non si dimentica. Il potere della musica in questo caso diventa eccezionale: qualsiasi cosa può essere raccontata e fatta assorbire da chi ascolta. Bisogna trovare lo stimolo ed il modo giusto e i quattro folli che riempiono il palco, in questo caso, riescono a farlo molto bene.

Personalmente mi hanno appassionato. Sono eccezionali davvero. La sensazione che si prova quando per caso ci si ritrova ad ascoltare una band che non si conosce, per poi passare le settimane successive a cercarla dappertutto in rete, mentre canticchi ininterrottamente canzoni come Non è vero niente, credo sia il compimento del percorso emotivo legato alla musica, la musica dei 3chevedonoilrE. Il tutto è racchiuso nei 14 brani de Nella baracca di latta, loro album  d’esordio, prodotto dall’etichetta La Grande Onda.

Li incontriamo al loro ultimo live del 9 maggio scorso, alla Stazione Birra, per la festa dei 15 anni di attività del locale, dopo un concerto energico, perché la loro musica è davvero una scossa.

Andrea Palazzi/ Non vi domando da dove arrivate, del perché del vostro nome così originale e misterioso. Sono più curioso di sapere dove andate, dove volete arrivare, e soprattutto come fate a mantenervi così entusiasti?

3chevedonoilrE/ Si può dire che siamo curiosi e anche ostinati. Ci sono molte cose che ci divertono, soprattutto alcuni paradossi linguistici o molti gesti meccanici che spesso vengono fuori da chi ci circonda e che forse non si rende conto di essere all’interno di un cliché. Diciamo che molta della nostra produzione concettuale e musicale nasce dalla volontà di non ripetere formule “semplici” o comunque troppo sfruttate e consunte, e già questo ci da’ soddisfazione. Nel rock è pieno zeppo di luoghi comuni… è per questo che ci definiamo un gruppo “antieroico”, proprio perché il concetto di “eroe” è un concetto sorpassato, corrotto, non veritiero. Preferiamo accostarci a figure più terrene e non epiche, a pensieri apparentemente meno nobili ma vicinissimi ad ogni insuccesso o maldestria giornalieri. Una sorta di “ricerca del saper campare”, senza scomodare la parola “poesia” o “arte”.

Lasciamo la Poesia e l’Arte a chi ha cambiato davvero il mondo. Ecco dove vogliamo andare: verso la sincerità senza nessuna paura di sembrare quegli imperfetti individui che siamo, pignoli, divertiti, problematici, divisi e uniti insieme.

AP/ Cosa pensate del pubblico, visto che c’è molta più gente che fa musica di quanta ce ne sia ad ascoltare? È proprio una mancanza di educazione all’ascolto o di prodotto musicale scarso? Personalmente non capisco come non ci siano duemila persone ad un concerto come quello di stasera.

3chevedonoilrE/ Che dire… ti ringraziamo! Il fatto però è tutt’altro che semplice da delineare con una spiegazione valida per tutti. E’ vero che stiamo vivendo tempi senza precedenti, in cui è stata data l’opportunità a chiunque di avere un “microfono” per amplificare le proprie parole e portarle in giro senza fatica; è vero pure che la stessa facilità è stata data a chiunque voglia fare musica. E’ venuto a mancare un criterio di “filtro” che prima riguardava la proposta, che non significava però “censura”. Un filtro rappresentato anche dall’impossibilità di realizzare prodotti soddisfacenti senza l’ausilio di grandi e costose apparecchiature, cose che oggi sembrano tramontate. In realtà si sa bene che è ancora necessario dover fare bene un prodotto, ma nel frattempo le persone hanno fatto esperienza di queste soluzioni a basso costo, hanno attenuato le loro pretese e hanno, come dire, “abbassato le aspettative” per l’ascolto anche aiutati dalla diffusione di tecnologie che necessitano informazioni sempre più leggere. Nessuno, escluso gli appassionati, si prende più la briga di comprare un costoso e ingombrante impianto di alta fedeltà, anche perché non ci sono più gruppi a produrre musica da ascoltare con quegli impianti. E così il prodotto musicale nella forma e nella sostanza si è moltiplicato perché è stata resa possibile questa proliferazione, a basso costo e senza controllo qualitativo, senza nessun personaggio che decidesse chi e il cosa. E’ stato il risultato di un processo davvero orizzontale: tutti uguali. A questo punto, è molto più difficile far sentire la propria voce all’interno di una folla. Urlare più forte di tutti è diventato necessario. O semplicemente sforzarsi di mostrarsi diverso da tutti: chi se ne accorge ti terrà molto stretto come se tu fossi una sua conquista.

AP/ Personalmente decido di tenermeli stretti questi visionari del rE.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi