Perdutamente: Accademia degli Artefatti e Mk

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Dal 3 al 21 Dicembre il Teatro India ospita Perdutamente. Diciannove giorni in cui gli spazi del teatro si aprono a conferenze-spettacoli, incontri, performance, interventi teatrali e di danza, installazioni permanenti. L’8 Dicembre abbiamo visto per voi L’Accademia degli Artefatti e le incursioni performative della compagnia MK e di Elvira Frosini e Daniele Timpano.

Sopralluogo n. X / progetto NOLLYWOOD
Di: Accademia degli Artefatti
Clima
Di: Mk
ZOMBITUDINE La morte è una cosa meravigliosa
Di: Elvira Frosini / Daniele Timpano

Dal 3 al 21 dicembre 2012 – Teatro India, Roma

Vai al sito del Festival Perdutamente

 

Se il festival Perdutamente è un insieme di contenuti, il Teatro India ne è il suo contenitore. Il bellissimo spazio in riva al Tevere su cui sorge il teatro diretto da Gabriele Lavia, ha sempre svolto nella capitale il ruolo di crocevia tra le varie manifestazioni dell’arte. Fulcro culturale e artistico sempre teso alla sperimentazione, alla condivisione e alla formazione, non poteva che rappresentare il cuore pulsante delle compagnie d’avanguardia romane. Così da giugno il direttore artistico ha invitato 18 realtà operanti nel territorio, al fine di creare una factory, un cantiere nel cantiere – per i lavori di ristrutturazione del teatro -, che lavorasse sul tema della perdita.

Il progetto si è sviluppato da ottobre a dicembre e ha coinvolto realtà artistiche eterogenee, nella ricerca di un terreno di lavoro comune. Un progetto che ha aperto le porte anche al pubblico attraverso laboratori, prove aperte, conferenze. Il risultato si chiama Perdutamente ed è in scena dal 3 al 21 dicembre, con un programma fittissimo che ha luogo tutti i giorni dalle ore 18.00 fino a mezzanotte.

Naturalmente l’inevitabile esito di questo esperimento di condivisione di uno spazio è stata la contaminazione. Ne è un chiaro esempio la performance teatrale dell’Accademia degli Artefatti. Il progetto Nollywood prevede ogni sera la biografia di uno dei personaggi che hanno partecipato alla factory. In un clima post-atomico, nella serata dell’8 dicembre, è stato coinvolto e presentato in modo ironico, astratto e delirante il regista Andrea Baracco.

Mentre nel foyer si aggiravano gli zombie di Elvira Frosini e Daniele Timpano – un gruppo di 18 attori che hanno partecipato con i due registi ad un seminario sul tema dei morti viventi -, una parte dello spazio era occupato dal progetto Clima di Mk. Clima non è altro che un percorso coreografico organizzato a cui tutti possono partecipare. Ogni corpo che si presenti ad una certa ora nel foyer del teatro ha la possibilità di essere istruito nell’esecuzione di una frase coreografica da sottoporre alla visione del pubblico. Una performance democratica e sperimentale.

Un clima, appunto, molto variegato e multisfaccettato ha invaso gli spazi del Teatro India, tante menti, tante idee e forse poco tempo per realizzarle. Da un primo contatto con il Festival si percepisce che la carne al fuoco è tanta, e che sarebbe molto interessante continuare ad approfondire le proposte. O forse è proprio quest’aria di incompiutezza e di possibilità infinita che rende Perdutamente interessante? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Autore

Valeria Loprieno

Caporedattrice della sezione Danza e Teatro. Danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Laureata con il massimo dei voti, in Lettere con indirizzo discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrivetemi a teatro@nucleoartzine.com

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