Marcello Vadori/Colzano

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Artista: Marcello Vadori

Album: Colzano

Anno: 2018

È complicato scrivere di Marcello Vadori e del suo Colzano.

Troppe cose arrivano alla mente, fa venire voglia di scrivere un libro. Legge storie, immerso in un cuscino di suoni dolci, di voce morbida, acuta ma non a punta, tonda ma non profonda, è lì sulla lingua, tra denti e palato.

Suona Vadori, suona bene,

e questo è sicuramente un valore aggiunto per creare melodie originali, che si adagiano su tutti i suoni che produce. C’è vento di lago nelle sue canzoni, passeggiate tra filari di vitigni, strade nebbiose, odore aspro e forte dei diserbanti, alberi a punta che sfondano il cielo, luci all’orizzonte offuscate, chissà che sono, ma poi pian piano che si avvicinano ci si rende conto che sono soltanto lampioni. La realtà che spacca i sogni.

Verrebbe da mettere Colzano in Dolby surround

e farlo ascoltare a tutto il mio paese, che poi sembra una miniatura di quella Franciacorta da dove viene questo cantautore che ti buca il petto.

Scuola importante del cantautorato italiano tutto, quella di Marcello,

eppure non sembra nessuno mentre lo si ascolta, oppure sembra tutti, ma è tipo quando assaggi qualcosa e non ritrovi un’associazione di sapore con qualcosa che conosci, ma sai che lo conosci, e poi invece no, invece è nuovo, e ti meraviglia.

Suoni ricercati

(arrangiamento mirato e fatto ad arte, e di arte qui si tratta) fatti apposta per accompagnare sogni o ricordi, silenzi o chiacchiere, viaggi o riposi in poltrona, insomma la vita, la vita tutta quanta.

Bellissima scoperta, davvero una bellissima scoperta.

A volte la musica italiana è tutt’altro di quello che si pensa.

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Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

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