Le vie dei festival 2013: Mistero buffo e altre storie

0

Mistero Buffo torna a Roma dal 5 al 24 novembre 2013 al Teatro Due, nell’ambito de Le vie dei Festival 2013 , con gli attori diplomati della Milano Teatro Scuola Paolo Grassi e della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, diretti da Michele Bottini Claudio De Maglio e con la direzione artistica di Massimo Navone.

Mistero buffo e altre storie

Di: Dario Fo e Franca Rame

Regia: Michele Bottini e Claudio De Maglio

Con: gli attori diplomati di Milano Teatro Scuola Paolo Grassi e Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe

Direzione artistica: Massimo Navone

Dal 5 al 24 novembre 2013 – Teatro Due, Roma

 

A volte dimentichiamo.

Troppo spesso ci passa di mente l’immenso repertorio artistico di cui possiamo essere orgogliosi, soprattutto quando quel patrimonio ha la straordinaria capacità di tornare ad essere sempre attuale, sempre forte e potente come un prezioso tesoro che non teme mai un’inflazione.

Il caso di Mistero Buffo dimostra esattamente questa ricchezza di cui andar fieri. È un’opera andata in scena nel lontano 1969, ed ebbe un tale successo da venir replicata migliaia di volte in tutto il mondo e non solo dentro i teatri, ma anche per strada e negli stadi. Ha avuto un’enorme risonanza, tanto da influenzare altri attori e autori ponendosi come il modello del teatro di narrazione. Le sue edizioni sono piuttosto numerose perché caratterizzate da continue integrazioni e cambiamenti acquisiti ad ogni rappresentazione.

Tuttavia spesso dimentichiamo un’opera di tale valore. E quale modo migliore per ricordarla se non un umile passaggio di testimone? A più di quarant’anni di distanza, i ragazzi diplomati della Milano Teatro Scuola Paolo Grassi insieme con i ragazzi della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe scoprono la possibilità di riappropriarsi di quella Storia attraverso altre storie -da qui il nome del titolo dello spettacolo-, lasciando comunque immutato quell’impatto sul pubblico che continua ad essere immediato, capace di far emergere pensieri ed ideali da condividere.

La scena si presenta come una sorta di sala prove, un vero e proprio laboratorio in cui ogni ragazzo, a turno, presenta una storia, ognuno si fa portavoce di uno degli indimenticabili monologhi di Mistero Buffo : La fame dello Zanni, Adamo Eva ed il Demonio, Bonifacio VIII, Grammelot dell’avvocato inglese, la Storia della Tigre. Oltretutto la particolarità di questo lavoro è che ogni settimana cambia veste: ogni settimana si presenteranno diversi ragazzi che porteranno altrettante nuove storie.

L’obiettivo non è quello di creare confronti o paragoni con il virtuosismo recitativo di Dario Fo e Franca Rame, bensì quello di mostrare uno studio, un’occasione di scuola molto preziosa per studiare e presentare un linguaggio di alta teatralità ed il senso intrinseco di Mistero buffo. Il punto centrale dell’opera infatti è costituito dalla presa di coscienza dell’esistenza di una cultura popolare, vero cardine della Storia del Teatro, che è stata sempre, secondo Fo, posta in secondo piano rispetto alla cultura ufficiale.

Lo spettacolo nato con il sostegno e la collaborazione dei due grandi maestri Dario Fo e Franca Rame (fino alla scomparsa di quest’ultima) e con la regia dei direttori artistici di entrambe le scuole coinvolte,  è andato in scena con grande successo di critica e di pubblico al Festival d’Avignon Off 2012 e 2013, al Festival Asti Teatro 2013 e al Mittelfest 2012 di Cividale del Friuli. Dopo aver partecipato nel 2012 alla XIX edizione de “Le vie dei festival” , andrà in scena per tre settimane fino al 24 novembre al TeatroDue di Roma, per l’edizione 2013 dello stesso festival.

Uno spettacolo per farci sempre ricordare. Uno spettacolo assolutamente da vedere!

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Redazione

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi