Intervista alle Desperate Blues Girls

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Fino a ieri pensavo che la miglior cosa che mi potesse accadere in un pub di Prati fosse prendermi una sbronza colossale. Poi ho incontrato le Desperate Blues Girls. Sul palco del Senza Fondo, tre (delle cinque) componenti delle DBG si esibiscono in una veste acustica e ci accompagnano sui sentieri del Blues e del Funk, arricchendoli con una dose di Soul, mostrando un grande talento, un’invidiabile tecnica ed una passione vera per la loro musica. Queste “disperate” ragazze presentano un EP di cover per iniziare a fare conoscere al pubblico il loro stile, ma ci annunciano che è in preparazione anche un LP ricco di inediti. Le abbiamo incontrate dopo il concerto per conoscerle e per scoprire quali sono i loro progetti futuri.

Artiste:

Raffaella Monza – Voce e armonica

Flavia Lucchetti – Chitarra

Martina Bertini – Basso

Cristiana Della Vecchia – Tastiere

Giulia Lazzarino – Batteria

Dove: Senza Fondo (Prati)

Quando: Venerdì 12 Aprile 2013

Info: Desperate Blues Girls su Facebook

Ascolta le Desperate Blues Girls su Soundcloud

  

Fauno Lami/ È stata una bella performance stasera, complimenti. Sul palco avete cantato “Qualcosa mi ha preso, deve essere amore”; il vostro amore per la musica si percepisce, cos’altro vi ha spinte ad avviare questo progetto?

Raffaella Monza/ Il gruppo nasce 4 anni fa da un’idea mia e di Cristiana, la tastierista. Già suonavamo insieme in versione duo acustico per locali, suonando cover di vari generi, però abbiamo sempre avuto una forte passione per la musica black in generale: il blues, ma anche il soul e il funk. Così un giorno ci siamo chieste: Perché non allargare un po’ questa formazione e dedicarci esclusivamente alla musica che più ci piace? Ed essendo già due donne, il passo è stato breve … venendo da formazioni sempre al maschile, abbiamo deciso di “respirare” un po’ e di coinvolgere solo altre musiciste donne! E si è rivelata una scelta vincente. Siamo come sorelle, ci divertiamo e lavoriamo molto bene insieme da parecchi anni.

FL/ In questi anni stiamo assistendo ad un’esplosione di gruppi emergenti, e ne siamo veramente felici. Tuttavia la critica musicale spesso si concentra unicamente sui soliti noti. A chi ha davvero bisogno di farsi conoscere, viene data l’opportunità di mettersi in luce secondo voi?

RM/ Potrei risponderti con giri di parole… ma la verità è che la risposta è assolutamente no. Non parliamo solo per noi, ma anche per i tanti amici musicisti che conosciamo… è davvero difficile. Non ci sono palchi importanti dai quali farsi ascoltare, non c’è la volontà di investire per permettere ai musicisti di farsi ascoltare e, mi duole dirlo, ma c’è anche poca voglia da parte del pubblico di stare a sentire cose nuove. Molte, troppe persone preferiscono andare sul sicuro e comprare il ventesimo disco del solito cantante italiano che ha esaurito ciò che aveva da dire forse dagli anni ’90, piuttosto che puntare su un disco nuovo di un artista che non si conosce. È davvero un periodo buio per la musica. Speriamo che le cose cambino… comunque noi ce la mettiamo tutta per rimanere fedeli a noi stesse, suonare solo ciò che ci piace e essere sempre positive!

FL/ Dei Canned Heat avete pescato la celebre ‘On the Road Again’. Da questo palco quale strada state intraprendendo? Dove portate la vostra musica oppure lei dove vi sta portando?

RM/ Siamo noi a portare la nostra musica, ma è anche lei che ci porta. Per esempio, in questo periodo creativo in cui stiamo scrivendo e arrangiando i nostri brani inediti, ci rendiamo conto che a volte suonandoli prendono una forma che non ci saremmo aspettate all’inizio.. però è anche questo il bello! Così ci stiamo trovando a spaziare dal funk con un pizzico di progressive che è nato per puro caso, a qualcosa di più rock’n’roll, per poi approdare a ballate dal sapore più blues. Del resto, racchiudersi in un genere solo può essere limitante e quindi è giusto farsi trasportare anche dalla musica… Quindi come progetti abbiamo quello di continuare a suonare dal vivo il più possibile, come abbiamo fatto negli ultimi 4 anni, in Italia e all’Estero, e di portare presto live anche i nostri brani originali, incrociando le dita!

FL/ Grazie, speriamo di incontrarvi presto su molti altri palchi. E lo auguriamo anche a tutti i nostri lettori.

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Autore

Redazione

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