IL DOPPIO SOGNO DI SHAKESPEARE

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Sogno di una notte di mezza estate è fiaba, poesia, commedia. Un mondo caotico ma ordinato, magico ma reale. La scenografia e i costumi, nella messa in scena di Carlo Cecchi, sono eccentrici ma essenziali: un tappeto verde per il bosco, quinte bianche e pouf arancioni.

Non servono grandi strutture sceniche per trasportare attori e pubblico in un mondo fatato che è magico un po’ per gioco, tra maschere di cartapesta e incantesimi fatti con la porporina. L’universo del sogno, il regno di Oberon e Titania, è tutto improntato ad un’estetica kitch, mentre colori vivi, ma più sobri, contraddistinguono visivamente il mondo della veglia. Per avere la luna in scena non serve lasciare aperta la finestra: basta una lanterna, come osserva la buffa compagnia di artigiani che dà vita al divertente momento di teatro nel teatro all’interno della commedia.

Le parole di Shakespeare, interpretate in maniera fluida dai giovani attori freschi di accademia, sono protagoniste assolute. L’amore ricambiato, conteso, tradito muove tutta la vicenda: Cupido dà e Diana toglie, e gli esseri umani appaiono poco più che marionette.

I bisticci amorosi non riguardano solo le due coppie di giovani innamorati, anche Oberon e Titania, dall’alto della loro esperienza e della loro natura, non sono del tutto in grado di tenere a bada gli scherzi di Cupido. Se in amor vince chi fugge, una polvere magica può invertire l’inesorabile motto, bilanciando in qualche modo la spiazzante volubilità del cuore.

Durante tutto lo spettacolo un tappeto sonoro accompagna il testo senza mai risultare predominante. Disposti sul fondo della scena, ma ben visibili, sono gli attori stessi che, terminato il loro pezzo, svestono con naturalezza i panni del loro personaggio per diventare dei musici. Sul finale un Puck postmoderno, vestito di nero, con un frac di plastica trasparente a rombi pallidamente colorati e occhiali da sole rotondi, rivolge il suo celebre epilogo al pubblico. Con l’applauso le immagini del sogno svaniscono, ma resta nello spettatore un senso di piacevole sospensione.

SOGNO DI UNA NOTTE D’ESTATE

di William Shakespeare

Teatro Stabile delle Marche con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”

regia Carlo Cecchi

con Federico Brugnone, Valentina Ruggeri, Gabriele Portoghese, Davide Giordano, Sofia Pulvirenti, Barbara Ronchi, Cecilia Zingaro, Cecilia Zingaro, Barbara Ronchi, Sofia Pulvirenti, Giorgio Musumeci, Silvia D’Amico, Carlo Cecchi, Luca Marinelli, Dario Iubatti, Giorgio Musumeci, Alessandro Marmorini, Fabrizio Falco

consulenza musicale Nicola Piovani

Dal 31 gennaio al 12 febbraio 2012, ore 21 (domenica ore 18)

Teatro Vascello – Roma

 

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