Deflorian/Tagliarini | Quando non so cosa fare cosa faccio?

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ph Francesca Mautone

Roma. Gli anelli di Saturno
Un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Produzione Teatro di Roma

 

Roma è la grande protagonista del nuovo progetto triennale del Teatro di Roma, in cui si inserisce la prima azione performativa del duo Deflorian/Tagliarini. Roma con i suoi quartieri così diversi, popolati da volti e anime tra le più disparate; città dalle mille contraddizioni e angoli nascosti. Il progetto Roma. Gli anelli di Saturno parte da Marconi, quartiere densamente popolato che ospita il teatro India.

I due attori e registi decidono di ripercorrere la storia di quest’area costruita nel dopoguerra con due modalità interessanti ed originali.

La prima è una vera e propria incursione urbana, la performance che, partendo dal teatro India, si sposta e defluisce nelle strade del quartiere. Una camminata alla scoperta delle contraddizioni: negozi di ultima generazione e vecchie botteghe artigiane, panchine abitate da vecchi del quartiere e parchi popolati da bambini di tutte le etnie, antri nascosti, parcheggi e facciate nascoste degli imponenti palazzi. Gli spettatori, muniti di cuffie e guidati da Tagliarini, seguono in questo percorso la voce narrante della Deflorian.

La seconda modalità è quella di dare voce ed emozioni alle immagini. La Deflorian si rivolge agli spettatori intrecciando racconti personali alla narrazione delle sequenze di un film del 1965 di Antonio Pietrangeli, Io la conoscevo bene, in cui la protagonista Adriana – interpretata da una giovanissima e bellissima Stefania Sandrelli – lascia la periferia per raggiungere questo “modernissimo” quartiere con l’aspirazione di farsi strada nel mondo dello spettacolo. La performance prende in questo modo una dimensione diversa, riconducendo lo spettatore su un piano altro, quello del montaggio cinematografico. Una modalità tridimensionale, immersiva, in cui si alternano campi lunghi a piani americani, visioni dall’alto e visioni laterali, e in cui la percezione dello spettatore è aumentata e intensificata.

Un percorso evocativo e straniante, costruito in maniera esemplare, che ha saputo inserirsi nel contesto urbano con piccole accortezze sempre delicate ed emozionanti.

 

 

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Autore

Valeria Loprieno

Caporedattrice della sezione Danza e Teatro. Danzatrice, coreografa e insegnante di danza. Laureata con il massimo dei voti, in Lettere con indirizzo discipline dello spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrivetemi a teatro@nucleoartzine.com

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