Autore Tina Grottamara

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Teatro
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Short Lab 3° edizione

La serata di sabato 3 marzo colpisce per il susseguirsi di pezzi teatrali che sia per temi, che per linguaggio scenico adottato, appartengono ad immaginari diversissimi. Il pubblico si trova a scegliere tra cose poco accostabili tra loro. La sensazione è quella di fare zapping davanti alla tv alla ricerca di un canale che attiri di più. L’esperienza è di puro divertissement.

Teatro
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Yukon Style | BiTquartett

Teatro giovane, fresco, capace di emozionare profondamente non perdendo mai di semplicità e di senso del gioco; dimostrando che le storie senza troppi orpelli “teatrali” a teatro sono il doppio più emozionanti delle storie narrate al cinema.

Teatro
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Biancanives Togliani | Goghgauguin

Il ritmo sostenuto e le immagini intime quasi cinematografiche fanno di questo spettacolo un racconto accorato e brillante, al contempo immaginifico ed estremamente reale, offrendo uno spaccato da un punto di vista molto originale, sul rapporto tra due dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Teatro
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Romaeuropa Festival | Julien Gosselin | Les Particules Elementaires

Tra i fumi da concerto rock provenienti dal palco che pervadono il naso, si ha l’impressione di fare un’esperienza teatrale totale dove concettualità, emozione, narrazione, musica, spazio, tempo e perfino odori trovano una loro mistica intesa, ed è come ritrovare un vecchio amico carissimo che credevi di avere perso.

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Romaeuropa Festival | Babilonia Teatri | Paradiso

Con il tipico linguaggio scarno e immediato dei Babilonia Teatri, si delineano i profili di volti che vogliono sfuggire alla classificazione, all’appiattimento bieco e semplice del pensare comune e urlano con parole simili a pietre il loro desiderio bruciante di vita, di paradiso sùbito.

Teatro
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Romaeuropa Festival | Floor Robert | InQuanto Teatro | Influenza

Una semplicità disarmante avvolge lo spettatore proiettandolo in un sogno o in un libro incantato. Floor muove i suoi piccoli piedi su uno spazio vuoto abitato da sei palloncini verdi che colorano l’aria, danza nel suo vestito rosa. Sembra una grande bambola di porcellana. I movimenti stilizzati accarezzano lo spazio e ci giocano.

Recensioni Live
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Teatri di Vetro | Bartolini/Baronio | Dove tutto è stato preso

I due attori sono sé stessi, sono quotidiani sia nei gesti che nel modo di raccontare. Sembrano essere sorpresi a casa loro, e il discorso è costruito alla maniera delle chiacchere che si fanno tra amici o tra intimi; passare da un’argomento all’altro per un’invisibile associazione di idee, troncare il filo del discorso, riprenderlo e per moti concentrici trovarsi inconsapevolmente a trattare due o tre parole o temi fondamentali che sono necessari allo sviluppo del groviglio di pensieri, in questo caso: casa, protezione, tarli, bambini.

Teatro
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Emma Dante | Bestie di scena

Bestie di Scena, spettacolo che squadra l’attitudine basilare dell’essere umano attore da ogni angolatura – in senso letterale -.
Queste angolature sono visive ancora prima che concettuali e ad essere squadrati come bestie in una gabbia sono i corpi degli attori, che mostrano nella loro febbrile dinamica tutte le sfumature della nudità del corpo.

Teatro
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Short Theatre | Fanny&Alexander | Discorso Grigio

In Discorso Grigio la retorica è sottoposta a vivisezione e questa operazione in senso letterale, come in sala operatoria , porta al ritrovamento del cuore del discorso politico. Gesti, parole, atteggiamenti , attraverso l’eterodirezione -Cavalcoli riceve dei comandi misteriosi tramite le cuffie, che riguardano probabilmente sia i movimenti sia che ciò che deve dire-sono smontati e riassemblati dando forma ad un caos che smaschera ogni intenzione ipocrita del politico di rassicurare e convincere.

Teatro
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Short Theatre | ricci/forte | La ramificazione del pidocchio

Il pidocchio è un parassita infestante e difficile da debellare, la sua proliferazione è spietata e invedente, così come l’omologazione e la mancanza di senso e di identità autentica che ne derivano; temi cari a Pasolini che più di chiunque altro denunciava sul nascere il declino culturale che oggi è diventato strutturale, pienamente espresso e radicato come un enorme parassita con il dono dell’invisibilità.

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