RomaFF10 | R. Zemeckis | The Walk 3D

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The WalkThe Walk, Robert Zemeckis, USA 2015, 123′
 
Prodotto Steve Starkey, Robert Zemeckis e Jack Rapke
Distribuito Warner Bros. Entertainment Italia
 @ alla Festa del Cinema di Roma
 
 
 

Ispirato alla vera storia del funambolo francese Philippe Petit, dalla quale sono tratti anche il libro To Reach the Clouds, scritto da Petit stesso, e il documentario Man on Wire – Un uomo tra le torri, The Walk apre la quarta giornata della Festa del Cinema di Roma. Presentato qualche giorno fa al London Film Festival, il regista Robert Zemeckis è stato in grado di creare un “vero mondo magico” sospeso tra le nuvole. Raramente il cinema ha “ospitato” un 3D talmente accurato da poter essere definito quasi come poesia per l’immagine, per la sua importanza nella fruizione del film stesso. The Walk è infatti uno spettacolo di sospensione nel cielo tra la maestosa bellezza scomparsa delle Torri Gemelle.

«Il film porta lo spettatore sul filo»,

afferma lo stesso Petit, mostratosi entusiasta dell’adattamento cinematografico altamente fedele. La sua storia ha davvero dell’incredibile oltre che del pazzesco. Un uomo perennemente in bilico su un filo. Ricordate il volo di Icaro? Philippe sembra proprio un Icaro, troppo ambizioso e con il pericoloso desiderio di arrivare fino al sole, o, in questo caso fino, alle nuvole.

Philippe sa benissimo quali possano essere i limiti di un essere umano, anche quando l’essere in questione è lui, ma ciò non gli vieta di sognare e di arrivare al suo obiettivo: tendere il suo filo dalla torre sud alla torre nord. Veniamo accompagnati lungo la storia da Philippe stesso, sospeso nel cielo lungo tutto il suo percorso, a partire dal primo amore per l’arte circense dei funamboli, fino al suo “colpo” più grande. Un viaggio che va da Parigi a New York e che lo vede sempre in bilico tra il sogno e la realtà. Ad affiancarlo ci sono il suo maestro, definito Papa Rudy (Ben Kingsley), patriarca della famiglia X, famosa in tutta la Francia per i loro numeri da giocolieri e funamboli; dalla cantante di strada Annie (Charlotte Le Bon) e dal fotografo anarchico, così come ama definirsi, Jean-Louis.

«Per me faccio teatro nel cielo»

Il vero punto di forza di The Walk è Joseph Gordon-Levitt, che collabora fin dalle viscere del progetto. Totalmente immerso nella parte, la sua naturalezza prende per mano chi lo guarda. Il lavoro svolto sullo stesso linguaggio e sulla cadenza è davvero intenso. Negli ultimi anni abbiamo visto Gordon-Levitt passare per mille volti, maturando la sua esperienza e la sua bravura. Levitt ha lavorato strettamente a contatto con Petit, imparando a camminare in sospensione sul filo in soli otto giorni. Nonostante il protagonista sia sempre affiancato da uno stuntman, la maggior parte delle scene in sospensione, in particolar modo i dettagli di piedi, gambe e busto, sono comunque fatte da lui.

È facile perdersi nella follia e nell’entusiasmo di Philippe, sebbene la pellicola nella sua parte centrale tenda un po’ a dilatarsi, mettendo in sospensione anche il tempo. Piccoli dettagli di tempistica drammaturgica che, forse, sarebbero potuti essere gestiti meglio. La colonna sonora, curata da Alan Silvestri, è il secondo punto di forza di The Walk, grazie alla sua capacità di entrare in scena nel momento giusto, con il tempismo perfetto che serve a far immergere lo spettatore nella situazione.

«Le torri gemelle per me sono ancora vive»

Immenso è l’omaggio dedicato alle torri gemelle, amate dagli americani anche grazie alla grande esibizione di Philippe Petit. Le torri chiudono l’intero film, lasciando lo spettatore, come Petit stesso ricorda, con un senso di felicità e sofferenza al tempo stesso. Più che un film, potremmo definire The Walk una vera esperienza visiva da fare in 3D. Se soffrite di vertigini si sconsiglia la visione!

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Autore

Gabriella Giliberti

Pugliese di nascita, romana di adozione, sogna di trasferirsi a Parigi per l'eternità. Aspirante sceneggiatrice e scrittrice. Cinefila e bookaholic incallita. Ossessionata dalla serie tv, spera di scriverne una. Vive con la penna in mano, un libro nel cassetto ed il gatto sotto al letto. Laureata alla Sapienza in Arti e Scienze dello Spettacolo, ha poi conseguito due certificazioni di Alta Formazione in Sceneggiatura, di cui una alla Roma Film Academy (ex NUCT, Cinecittà), dove ha concluso uno stage come sceneggiatrice. Scrive come autore e critico cinematografico per Lega Nerd e collabora con Cinematographe.it. Ha collaborato come redattore di cinema e serie tv con Vertigo24.

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