RomaFF10 | M. Osborne | Il Piccolo Principe

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Il piccolo principe Il Piccolo Principe, di Mark Osborne, Francia 2015, 108′
Prodotto Onyx Film, Orange Studio, On Entertainment
Distribuito Lucky Red
@ Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma 

Quando si è adulti è molto facile dimenticarsi cosa significasse essere bambini; ma cosa succede quando fin da bambini ci si dimentica, volenti o nolenti, il significato della parola infanzia?

Mark Osborne affronta il tema portando sullo schermo un omaggio a uno dei classici immortali della letteratura di tutte l’età, Il Piccolo Principe di Antoine Saint-Exupéry.

Un film che, come dice il regista stesso, si prefigge di essere omaggio non solo al libro, ma all’esperienza stessa della sua lettura, che ha lasciato stregati da quarant’anni a questa parte adulti e bambini. Un libro che inevitabilmente è rimasto nel cuore a moltissime generazioni, creando un legame profondo con un mondo che, spesso, si tende a dimenticare.

«Il problema non è essere adulti, ma dimenticare».

Il Piccolo Principe è la storia di una Piccola Ragazza costretta a una crescita troppo frettolosa. Una bambina che non è più tale, seguita costantemente da una madre maniaca del controllo e di ogni dettaglio della sua vita. Tra libri, orari e routine, codificata alla volta di un futuro di successo, la Piccola Ragazza ha dimenticato cosa voglia dire essere bambini. Ma, un giorno, un Vecchio Aviatore le racconta la storia di un principe, un Piccolo Principe che tanto cercava un amico per non restare solo.

«Ai bambini viene chiesto di crescere sempre troppo in fretta»

Il Piccolo Principe

Tra 3D e Stop-Motion, Il Piccolo Principe è un meraviglioso e delicato viaggio alla ricerca della propria fanciullezza, un omaggio e al tempo stesso una storia all’interno della quale possiamo rispecchiarci tutti quanti. Il ritratto di una società veloce e meccanica, che va così di fretta da essersi dimenticata cosa voglia dire sorridere, guardare il cielo stellato, meravigliarsi di fronte alla bellezza di una rosa. La Piccola Ragazza è trasportata in un mondo in bilico tra fantasia e realtà, un mondo fatto di amicizia e lealtà, ma anche di sofferenza e addii silenziosi. Un mondo fatto di piccoli dettagli, alcuni invisibili all’occhio umano, ma percepibili dall’interno del proprio corpo.

«Solo con il cuore si può vedere nel modo giusto»

Osborne sottolinea più volte come lui e il meraviglioso cast artistico e tecnico abbiano lavorato con il solo fine di proteggere il libro e onorarne la memoria. Il Piccolo Principe vuole essere un prolungamento del libro, una nuova esperienza con vita propria, che prende i temi del libro con una maggiore risonanza rispetto alla società attuale. Osborne, infatti, decide di usare solo alcuni stralci dell’opera esponendoli mediante il punto di vista del personaggio protagonista. Sullo schermo Osborne riporta una vera e propria simulazione di soggettività, mostrando allo spettatore le pagine de Il Piccolo Principe attraverso il punto di vista della Piccola Ragazza.

La particolarità del film risiede nella scelta di utilizzare due tecniche differenti di animazione, creando così un distacco tra il mondo del reale e quello del libro, anche attraverso l’utilizzo di materiali che richiamano il cartaceo e quindi la sensazione di leggere davvero un libro.

«Questa storia è troppo unica e non si sarebbe potuto fare in altro modo».

Grande supporto e passione è dato dai doppiatori – sia per quanto riguarda il cast straniero (Vincent Cassel, Marion Cotillard, André Dussolier, Guillaume Gallienne , Vincent Lindon) che quello italiano (Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassman, PIF, Alessandro Siani) – che lavorano sulle emozioni suscitate dalla loro lettura de Il Piccolo Principe. Lo stesso lavoro è stato compiuto da Hans Zimmer sul linguaggio sonoro che accompagna lo spettatore per mano, lasciandolo immergere all’interno delle forti emozioni del film.

La missione di Mark Osborne è quella di creare un vero e proprio ponte tra adulti e bambini, un dialogo che possa avvenire proprio attraverso un libro che insegna a non dimenticare e a cercare sempre, dentro di noi, il nostro Piccolo Principe.

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Autore

Gabriella Giliberti

Pugliese di nascita, romana di adozione, sogna di trasferirsi a Parigi per l'eternità. Aspirante sceneggiatrice e scrittrice. Cinefila e bookaholic incallita. Ossessionata dalla serie tv, spera di scriverne una. Vive con la penna in mano, un libro nel cassetto ed il gatto sotto al letto. Laureata alla Sapienza in Arti e Scienze dello Spettacolo, ha poi conseguito due certificazioni di Alta Formazione in Sceneggiatura, di cui una alla Roma Film Academy (ex NUCT, Cinecittà), dove ha concluso uno stage come sceneggiatrice. Scrive come autore e critico cinematografico per Lega Nerd e collabora con Cinematographe.it. Ha collaborato come redattore di cinema e serie tv con Vertigo24.

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