Lucky/john carroll lynch

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Titolo: Lucky

Produzione: Superlative Films, Divide / Conquer, Lagralane Group

Distribuzione: Wanted Cinema

Evento: Cinema Detour, Via Urbana 107 Roma domenica 18 novembre 2018 ore 18.30

L’ultima fatica di Harry Deans Stanton.

Lucky (Fortunato) è un novantenne che vive la sua routine quotidiana fumando un pacchetto di sigarette al giorno e bevendo alcolici, ma avendo una salute impeccabile e tendendo, quindi, fede al suo nome. Le sue giornate si susseguono tutte uguali, compiendo i soliti rituali: dall’andare al bar, al percorrere sempre le stesse strade, comprare le sigarette al solito negozio e così via.

Ma la sua quotidianità viene improvvisamente interrotta da una caduta in casa

che, inevitabilmente, gli fa prendere coscienza della sua vecchiaia, facendogli incominciare a temere la morte e la solitudine. Le sue giornate iniziano ad avere colori, sfumature e suoni diversi, e Lucky sprofonda nei suoi ricordi, nelle sue paure e nella sua tristezza.

Se Lucky rappresenta l’ultima apparizione sul grande schermo di Harry Deans Stanton,

dall’altra parte è la prima prova registica di John Carroll Lynch, una prova che supera alla grande.

Le inquadrature schematiche, ma morbide, il movimento della camera lenta, quasi a muoversi in relazione al protagonista, le luci calde e brillanti, i suoni e le musiche totalmente in sintonia con l’ambiente e il protagonista ( superbo l’utilizzo di “I see a darknessdi Johnny Cash ), una sceneggiatura pungente, diretta, ma anche dolce e suggestiva, fanno di questo film un’opera di buon livello.

Lucky rappresenta uno di quei lungometraggi che devono essere visti

per farsi trascinare ed emozionare dai toni che possiede, dall’eccezionale interpretazione di Stanton che si mostra ancora una volta un attore impeccabile. Nel film compare anche David Lynch, grande amico di Stanton ( ricordiamo che quest’ultimo ha collaborato con Lynch in Cuore selvaggio, Fuoco Cammina con me, Una storia vera, Inland Empire, Twin Peaks 3) , questa volta nelle vesti di attore.

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Autore

Luigi Marotta

Scrivo di arte per scuotere dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni e ho un terzo occhio con cui dirigo la mia vita come fosse un film. La mia essenza è composta dai colori di una tavolozza. In sostanza, sono uno schiavo felice dell'arte.

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