Toto-Oscar STEVEN SPIELBERG: I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA

0

Regia: Steven Spielberg

Soggetto: George Lucas e Philip Kaufman

Sceneggiatura: Lawrence Kasdan

Direttore della fotografia: Douglas Slocombe

Scenografia: Norman Reynolds

Effetti speciali: Industrial Light & Magic

Montaggio: Michael Kahn e George Lucas

Musiche: John Williams

Cast: Harrison Ford, Karen Allen, John Rhys-Davies, Alfred Molina, Paul Freeman

Produzione: Frank Marshall (Usa – 1981)

Durata: 110 min

Si snoda fra la ricerca e la rincorsa il primo film che vede come protagonista il temerario archeologo Indiana Jones. La pellicola si è meritata ben 4 Oscar per la scenografia, il suono, il montaggio e gli effetti visivi e, del resto, per essere datato 1981, non si sente poi così tanto il gap con i moderni film d’azione. I predatori dell’arca perduta è il primo della tetralogia dedicata a questo mitico avventuriero e, a differenza delle altre due pellicole, è molto incentrato sulla rincorsa e sul recupero di questo oggetto mitico che Indiana Jones riesce come sempre ad ottenere per primo, ma che gli viene strappato di mano in continuazione.

Incaricato infatti di ritrovare la famosa Arca dell’Alleanza dal Governo Americano, il nostro eroe – e in questo caso si può proprio dire – parte per un viaggio tra il Nepal e l’Egitto, fra mille complicazioni e la costante principessa in difficoltà da salvare.
Indiana Jones, interpretato da un abile Harrison Ford, se la cava sempre: silenzioso all’inizio e poi, via via, sempre più intraprendente, egli mostra la sua doppia faccia. È più un cliché che un professore universitario con i suoi occhialoni e la timidezza nel vedere le alunne innamorate di lui, ma appena dismessi i panni da docente e indossata la sua fedele giacca di pelle e cappello si trasforma nell’avventuriero più famoso al mondo. Spielberg fa combattare il suo eroe contro il male, e non un male qualsiasi, ma Hitler e il suo esercito: è una lotta in cui la scelta con chi schierarsi è praticamente obbligata.
Accompagnato da un colonna sonora indimenticabile, Indiana Jones comincia dai primi minuti a farsi conoscere: scaltro, attento e sempre un passo avanti rispetto agli altri. L’azione è coinvolgente e concitata per tutto il film e, a tratti, sembra di essere in un videogames tanti sono i trabocchetti e gli imprevisti che si susseguono e che vanno superati (bisogna ricordare che nel 1982 George Lucas ha creato la LucasArts, una delle più famose case editrici di videogiochi). Si parla di amuleti, grotte, cripte… tutto ciò che di più affascinante e misterioso possa esserci nel mondo dell’archeologia è presente e, anche se gli spettatori di oggi sono più che abituati a certe situazioni portate col tempo sul grande schermo, non ci si stanca di vedere Indiana Jones che cerca la sua fanciulla rapita e l’arca. In tutta la pellicola si percepisce la giusta interazione e connubio di forze artistiche tra Spielberg e Lucas che riportano il genere “avventuroso” al giusto splendore. È un’esplosione di effetti speciali e di inaspettate evoluzioni che mitizzano il protagonista, senza però venire meno a un necessario processo di identificazione da parte degli spettatori con Indiana Jones: se fosse sempre perfetto il pubblico non lo amerebbe così tanto e quindi ecco che si scoprono i difetti dell’avventuroso archeologo. Ha paura dei serpenti e, in alcune scene, soprattutto con Marion – Karen Allen – sembra lasciarsi andare alla debolezza dell’amore e della ricerca dell’affetto. Non manca la comicità e delle gag talmente paradossali e inaspettate (basti pensare al momento in cui Arnold Ernst Toth, uno dei cattivi per eccellenza del film, si avvicina con aria minacciosa impugnando un nunchaku che in realtà si trasforma in appendiabito) che rendono il film piacevole e mai stucchevole.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Avatar

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi