Finalista: Daniela Neri – Corpo a Corpo

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Scene da una fotografia – I ed. – “Nuda Anima”

Concorso fotografico a cura della compagnia DoveComeQuando

Responsabile: Laura Toro

Organizzazione: Alessandro Marrone, Flavia Germana de Lipsis, Pietro Dattola

Giuria: Laura Arlotti, Lorenzo Cascelli, Michela Czech, Riccardo de Antonis, Daniele di Pietro, Laura Toro

 

Giudizio della giuria: 

Per la qualità fotografica e per la capacità di trasmettere con immagini individualmente pregevoli e d’impatto l’idea del “corpo a corpo fra attore e spettatore”.

Descrizione della finalista:

“Fotografia e teatro costituiscono realtà ben distinte e allo stesso tempo molto vicine, due diversi metodi di ricerca e di rappresentazione, due maniere di esporsi e di esporre, che hanno stabilito nel corso della loro storia un intenso legame. Il dialogo che si è stretto ha prodotto da entrambe le parti stimolanti applicazioni sia riguardo alla fotografia teatrale in senso stretto che alle diverse forme di rappresentazione scenica.
Nel teatro la comunicazione è affidata ad una pluralità di elementi: una storia, il suo racconto, il modo in cui gli attori la incarnano. In quanto esperienza sensoriale immediata però, il teatro è in modo particolare immagine, ma immagine transitoria in continuo mutamento.
La fotografia è immagine apparentemente statica ma capace di creare un dinamismo percettivo negli occhi di chi la guarda. Si è scelto il bianco e nero in questo caso per concentrare l’attenzione sulle forme e sulle luci, per mostrare un’immagine legata ai principi che legano il teatro e la fotografia, elementi semplici, fuori dal tempo, informazioni legate alla composizione del quadro –scenico o fotografico- corpi, gesti, voci.
In questa selezione di immagini si è voluto dare risalto all’elemento “umano” della rappresentazione scenica: il corpo dell’attore.
Quello che in particolare ho cercato di esaltare è la tensione del corpo, quel momento in cui le emozioni travasano dall’anima dell’attore a quella dello spettatore.
Il corpo come strumento, come mezzo di ostensione del gesto, il corpo che si tende e ci tocca, un corpo a corpo fra attore e spettatore, quei momenti in cui l’attore consapevole del proprio corpo lo usa e ne abusa per mostrare quello che il teatro può fare, mostrare la bellezza e farcela toccare.

“Io non sono un corpo con un’anima. Sono un’anima con una parte visibile chiamata corpo” Paulo Coelho da “Undici minuti””

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Autore

Redazione

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