Elliott Erwitt: Fifty Kids

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Palazzo Incontro ospita fino al 17 marzo Fifty Kids: una mostra, un libro, un progetto, che il maestro Elliott Erwitt regala al pubblico romano.

 

Artista: Elliott Erwitt 

Titolo: Fifty Kids

Palazzo Incontro, Via dei Prefetti 22

fino al 17 marzo 2013

«Amo il mio lavoro. E amo i bambini e i cani, che con i bambini sembrano avere un legame naturale. Possiedono valori puri, ancora non corrotti dalla società». Quando si leggono queste parole di Elliott Erwitt ci si rende subito conto che si va incontro a qualcosa di speciale: si tratta 50 scatti – selezionati dall’artista e da Francesca Lavazza di ADISCO – Associazione Donatrici Italiane Sangue e Cordone Ombelicale, che danno vita ad una mostra sui bambini nata per aiutarne altri.

Verrebbe da definirle immagini parlanti. Fotogrammi che hanno parola, urla e pianti, sorrisi.

Maestro della comunicazione, Erwitt riesce con il suo talento ed il suo intuito a regalare la vera essenza dell’istante: un serial killer dei momenti giusti, così lo descriverebbe Barthes. E’ un continuo carpe diem, dove l’attimo non fugge più, ma viene immortalato nella pellicola, e qui non è importante intendersi di fotografia, ma quanto intendersi di emozioni, del mondo del “lasciarsi andare”. E per questo non ci sono scuole. Per questo siamo tutti capaci.

Esce luce dalle foto, escono sguardi, serenità e impronte di chi viene immortalato, mai in posa. Elliott gioca con le ombre, tirando fuori dall’oscurità e introducendo alla stessa. Si percepisce l’attesa della cattura, la pazienza per lo scatto giusto. Per questo forse le foto trasmettono un’intensità unica, che se potessero avere una durata sarebbero canzoni lunghe ore, giorni.

L’artista racconta anche il rapporto con i propri figli, ben sei e fotografati anch’essi, e il suo rapporto con il lavoro. Per Erwitt le fotografie di questa esposizione mostrano soltanto bambini in vari atteggiamenti, ma comunque bambini e basta. Come le sue foto: «Sono foto e basta, senza una filosofia necessaria dietro ad ognuna.» Ed ecco la verità che prorompente esce fuori da questo lavoro: la spontaneità, la realtà basata sull’emozione dell’istante vissuto. E’ una mostra molto toccante, fa sorridere e rende cupi, fa vivere davvero quegli istanti morti ed eterni allo stesso tempo, riflettendo completamente il significato che Erwitt dà al fare fotografia: «Quando è ben fatta la foto è interessante. Quando è fatta molto bene, diventa irrazionale e perfino magica.»

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Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

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