Dee Dee Bridgewater | Roma Jazz Festival

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Chi Dee Dee Bridgewater, voce; Theo Croker, tromba; Irwin Hall, flauto e sassofoni; Michael King, pianoforte; Eric Wheeler, contrabbasso; Kassa Overall, batteria

Dove Auditorium Parco della Musica, Roma Jazz Festival

Quando 25.11.2014, ore 21

Recensione e foto a cura di Filippo Maria Ferrante

Dee Dee Bridgewater, in concerto all’Auditorium Parco della musica di Roma in occasione del Festival del Jazz, è una delle voci più eclettiche sulla scena jazz internazionale. La sua voce da sola potrebbe sostenere un concerto e la sua personalità spiccatamente estroversa la rende una vera artista, capace di muoversi sul palco e di far partecipare il pubblico durante l’esibizione. La serata, aperta dalla sua band, è iniziata con una lunga sezione strumentale di circa quaranta minuti, con numerosi scambi tra la tromba e il sax. Il pianista è stato l’unico ad essere rimasto ai margini della scena, svolgendo prevalentemente una funzione di accompagnamento. Dopo essersi fatta attendere a lungo Dee Dee è entrata in scena con tutti i riflettori puntati su di sé. L’attesa era molta e le aspettative veramente alte.

Il jazz strumentale in apertura di serata si è trasformato in vocal jazz, grazie alla presenza di una voce versatile, capace di affrontare qualsiasi genere musicale. La voce potente e dolce, piena e delicata allo stesso tempo ha invaso il palco supportata dalla capacità dei musicisti. La band ha affrontato grandi successi della musica spaziando tra diversi generi musicali, dal blues al soul, dal jazz alla canzone d’autore. Ogni brano è stato interpretato in modo personale e ricercato, mai con banalità o emulando  vecchie versioni, ed è stato sviluppato appieno con una durata media di 10-12 minuti per brano grazie proprio alle improvvisazioni eseguite a turno. Durante uno degli ultimi brani Dee Dee Bridgewater si è cimentata in un particolare assolo vocale imitando il suono di una tromba, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti canore. A grande richiesta del pubblico, che ha obbligato gli artisti a tornare sul palco grazie ad un applauso interminabile, è stato eseguito un bis. Il concerto è stato apprezzato molto e quindi gli artisti hanno avuto modo di suonare creando un’atmosfera magica in una performance strabiliante.

 

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Studente universitario presso La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia, Laurea in Lingue, Culture, Letterature e Traduzioni. Bassista funk/jazz. Fotografo per manifestazioni ed eventi musicali.

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