REF 16 | Adrien M/Claire B | Cinématique

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creazione 2010 Adrien M & Claire B

concept Adrien Mondot

giocoliere Joseph Viatte

danzatrice Marie Tassin

musica, creazione sonora Christophe Sartori, Laurent Buisson

creazione luci Elsa Revol, Jérémy Chartier

drammaturgia Charlotte Farcet

luci Rosemonde Arrambourg

produzione Charlotte Auché, Margaux Fritsch, Delphine Teypaz, Adrien M & Claire B

 

20 ottobre 2016, Teatro Vascello, Roma

 

Dopo il grande successo riscontrato nel 2014 con Hakanaï e nel 2015 con Le mouvement de l’air, il duo francese Adrien M & Claire B torna ospite del Romaeuropa Festival con Cinématique, lavoro del 2009 ideato da Adrien Mondot e che gli valse il premio della giuria all’interno del Festival des Bains Numérique, competizione internazionale dedicata all’uso delle nuove tecnologie nella danza.

Gli ampi spazi del palcoscenico del Teatro Vascello sono investiti dai raggi di due proiettori: il lavoro del duo è basato principalmente sulla commistione di teatro danzato ed elementi dall’arte circense con le nuove tecnologie relative al mondo delle arti digitali. Li ha inoltre portati a creare un nuovo software, E-motion, capace di catturare le azioni del performer e di alterare lo stato dell’immagine proiettata a seconda dei movimenti. Questo permette al performer in scena di modificare in tempo reale l’intero ambiente visivo, creando uno stato di meraviglia nello spettatore che vede una semplice coreografia capace di sgretolare un’intera parete.

La nuova veste di Cinématique presenta al pubblico un utilizzo dinamico e interessante del proiettore, con il quale gli stessi performer hanno a che fare, sia creando l’immagine – una telecamera registra in tempo reale i disegni creati e proiettati sul pavimento del palcoscenico – sia modificandola od interagendoci. L’occhio viene catturato e “ingannato” dalla qualità delle proiezioni estremamente semplici – reticolati e macchie, lettere dell’alfabeto – e costruite seguendo le leggi dell’ottica, che permettono di percepirle tridimensionali seppur siano su un piano bidimensionale.

L’impatto visivo è coinvolgente anche se sul piano drammaturgico lo spettacolo risulta slegato. A differenza delle altre produzioni, Cinématique è privo di una consequenzialità, di un ritmo e di una concretezza; una mancanza probabilmente figlia del carattere sperimentale dell’opera: Mondot è infatti alla prima applicazione di queste tecnologie all’arte performativa.

I due performer in scena giocano con attenzione con ciò che regala loro la proiezione: le due arti che portano riescono a trovare un’intesa nonostante siano estremamente diverse. Convincente il giocoliere Joseph Viatte, che rende la manipolazione di oggetti un gioco da ragazzi, molto timida la danza di Marie Tassin. Nonostante Adrien M & Claire B si siano già superati in merito ai risultati riscontrati dalle produzioni più recenti, lo spettacolo resta comunque innovativo.

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Autore

Ludovica Avetrani

attrice, danzatrice, curiosa. caporedattrice delle sezioni di teatro e danza. odia le maiuscole.

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