Luciano Melchionna: Ricorda con rabbia

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Ricorda con rabbia, il testo-culto di John Osborne, è in scena al Teatro Ambra Jovinelli con la regia di Luciano Melchionna. Stefania Rocca e Daniele Russo interpretano Alison e Jimmy.

Ricorda con rabbia

di: John Osborne
regia: Luciano Melchionna
traduzione e adattamento: Luciano Melchionna e Gabriella Schina
con: Stefania Rocca, Daniele Russo, Sylvia De Fanti, Marco Mario De Notaris
scene: Francesco Ghisu
costumi: Michela Marino
disegno luci: Camilla Piccioni
consulente musicale: Giovanni Block
la canzone Il Pudore è di Momo/Melchionna

dal 4 al 14 aprile 2013 – Teatro Ambra Jovinelli, Roma

 

Look back in anger è stato rappresentato per la prima volta nel 1956, al Royal Court Theatre di Londra e John Osborne ha creato una voragine nel teatro inglese. Il testo non ha bisogno di presentazioni. Cosa cambia oggi rispetto a quel lontano 1956? Sicuramente molte cose… ma c’è ancora la rabbia.

Luciano Melchionna è partito da qui. L’intera pièce si incentra sulla solitudine esistenziale che diventa collettiva sfociando inevitabilmente nell’incomunicabilità. La scena è sommersa da elettrodomestici, i protagonisti si muovono, provano a posizionare la loro esistenza in un mondo circondato dal consumismo. Tra lavatrici e frigoriferi, ognuno di loro è arrabbiato a suo modo. C’è un’intera generazione su quel palco. Un giovane di oggi non avrebbe problemi a riconoscere in Alison, Jimmy, Cliff o Helena un po’ della propria inquietudine e della propria disperazione. Anche quando la rabbia si scaglia contro il rumore delle campane di una chiesa, non distinguendo più il confine tra la propria insofferenza e un sistema percepito contro. Quasi sessant’anni fa John Osborne ha anticipato una generazione.

Inizialmente la messa in scena di Luciano Melchionna è meno coinvolgente, però. Qualcosa di più profondo si innesca solo in un secondo momento quando Alison, Stefania Rocca, lascia Jimmy, Daniele Russo, facendo scivolare lentamente il suo braccio da un abbraccio bisognoso di aiuto e di conforto come non mai.

È sul finale che la meraviglia ci prende lasciandoci un ricordo soprattutto visivo. L’immagine degli orsacchiotti e degli scoiattoli che cadono dagli elettrodomestici sollevati in aria, il gioco ritrovato di Alison e Jimmy, fingersi scoiattolo e orso in un mondo dove non riescono a trovare un posto, ci scalda il cuore.

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