LA SCRITTURA NELLO SPAZIO TRA LE VIGNETTE

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Uno scrittore, apparentemente solo con i suoi dubbi, ha due incontri. Il primo con un poliziotto e il secondo, impossibile, con Tex Willer, mito incontrastato di un’intera generazione maschile.

Teresa Ludovico ha il merito di aver saputo fondere i due dialoghi, nati dalla penna di Gianrico Carofiglio, attraverso una soluzione poetica. La scena è divisa in due, materialmente e idealmente. È sul fondo, dove si nasconde la fantasia cui attinge la scrittura, al limite tra l’immaginario e la vita reale, che vediamo stagliarsi l’ombra accattivante di un’icona noir: un investigatore in impermeabile che non abbandona mai la sigaretta. In alcuni momenti ci sembra di vederlo muoversi con lo scrittore, bere con lui, partecipare alla scrittura; in altri, è il giovane scrittore che spara in alto e soffia sulla canna. Sempre da quel fondo, da quell’immaginario, balza sulla scena Tex Willer.

La soluzione scenica non risolve, però, il problema di trasporre in azione teatrale due testi soprattutto letterari. I veri protagonisti sono la parola, la scrittura e il dialogo e non riescono ad avere sulla scena lo stesso respiro che hanno sulla pagina scritta, loro sede naturale.

Resta la fascinazione del lavoro di ricerca dello scrittore. Questi, mentre cerca di carpire dal poliziotto il segreto alla base del processo investigativo, che esige senso delle regole etiche e giuridiche, ma al tempo stesso sospensione di qualsiasi giudizio morale, finisce col porsi domande sull’esistenza. Il dubbio, come consapevole mancanza di certezze assolute, assurge a strumento di conoscenza, l’unico possibile.

Anche l’intervista impossibile al ranger Tex ha come elemento centrale la parola, in un gioco di alternanze di ricordi legati all’infanzia dello scrittore e all’immaginario di un eroe.

Tutta la vita e la memoria precipitano nello spazio tra le vignette, in quelle fessure che in realtà nascondono uno spazio immenso. Ed ecco la suggestione più interessante: il sottosuolo della nostra coscienza, quel che non viene narrato perché indicibile, va ad annidarsi proprio lì, nel vuoto tra le tavole disegnate.

È lì, in quella sospensione del racconto, che succedono le cose davvero importanti. D’altra parte, se a dirlo è Tex Willer…

IL PARADOSSO DEL POLIZIOTTO E TEX WILLER

di Gianrico Carofiglio

adattamento teatrale e regia Teresa Ludovico

progetto Puglia in scena

con Augusto Masiello, Michele Cipriani
spazio scenico e luci Vincent Longuemare
costumi Luigi Spezzacatene

 

 

dal 17 al 22 gennaio 2012

Piccolo Eliseo – Roma

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