Dulcis et terribilis: recital del contrabbassista Vinicius Frate

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Artisti:         

Vinicius Frate – contrabbasso

Dove: Libreria Koob

Quando: 3 novembre 2012

Info:

Libreria Koob

Spazio ai giovani! Ecco quale potrebbe essere un altro titolo per il recital Dulcis et Terribilis del contrabbassista Vinicius Frate, tenutosi presso la Libreria Koob: una frase, quella, troppe volte sentita, ma troppe poche vista in pratica. Sabato sera invece i giovani erano tanti e molto attivi. Il programma prevedeva infatti tutti brani di autori emergenti: Seide und Wolle di Caterina Di Cecca, A radically condensed history of postindustrial life di Gabriele Rendina, Solo di Domenico Turi, Daimon di Massimo Munari, Frammenti di una Deriva Gnostica II di Marco Morgantini, Ixor di Lorenzo Troiani. Uno spazio del programma era dedicato inoltre a evidenziare i legami con le generazioni passate, rappresentate da due brani di autori noti come Claudio Santoro con Fantasia Sul America e Luciano Berio con Psy.

Lo spettacolo ha inizio dopo un breve aperitivo. Gli ambienti della libreria sono molto accoglienti e contribuiscono alla particolare atmosfera tipica dei concerti che, anche se non supportati da una grande distribuzione (e forse proprio per quello), si giovano di un alto tasso di contenuto artistico. Durante l’esibizione vengono presentati, pian piano, ciascuno attraverso le proprie musiche, tutti i compositori in programma, ognuno con un proprio carattere, un particolare modo di intendere e quindi scrivere la musica. Il contrabbassista si destreggia fra diversi stili, concentratissimo, impegnato a mediare al meglio fra compositore e pubblico.

Come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Vinicius Frate, tutte le persone coinvolte nell’organizzazione e nella parte artistica dell’evento hanno lavorato a cose molto difficili e delicate: nonostante i tanti problemi legati al mondo dell’arte, si continua a lavorare facendo musica, cercando di promuoverla evitando di cedere a facili compromessi e preservando quindi il valore artistico delle opere. Quello del fare e promuovere musica è un compito effettivamente delicato: l’arte è un potentissimo veicolo di comunicazione, che dovrebbe essere maneggiato con cura. Sabato sera l’amore e il rispetto verso il fatto artistico è emerso in maniera palese, e ciò ha reso la serata molto piacevole e interessante.

Il recital Dulcis et Terribilis, come tanti altri eventi piccoli, ma con un grande valore artistico, ci indica, quindi, che un diverso modo per vivere l’arte è possibile, lontano dalla logorante diffusione di massa, e più prossimo alla dimensione umana, alla valorizzazione dell’individuo e delle sue singolarità, e, non per questo, distante da una godibilità pienamente artistica.

 

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Autore

Francesco Bianco

Musicista e critico musicale, da sempre interessato all'arte e al rapporto di questa con la vita. Laureato al DAMS e in Musica Elettronica, lavora come compositore, insegnante e redattore.

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