Rolando Ravello | Ti ricordi di me?

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ti_ricordi_di_me1 Ti ricordi di me?, di Rolando Ravello, Italia, 91’
 
Produzione Lotus Production
 
Distribuzione 01 Distribution
 
@Nuovo Cinema Aquila, Lo spiraglio: IV filmfestival della Salute Mentale 5 -7 Giugno 2014

Con un fiabesco e apparentemente stonato “C’era una volta…” si apre il IV Festival della salute mentale, in presenza di Rolando Ravello che presenta in modo molto personale il suo secondo esperimento come regista.

Ti ricordi di me? È una favola contemporanea, ma non per questo meno magica e riflessiva.

Il principe e la principessa di cui parla la voce narrante sono due trentacinquenni in terapia dalla stessa psicanalista, l’uno per cleptomania, l’altra per narcolessia. Tutto prelude al fatidico incontro tra i due atipici protagonisti, ma lei è talmente schiva e insicura che soltanto dopo l’ennesimo tentativo di corteggiamento cederà, innamorandosi. In questa favola, però, l’antagonista non è una strega o una matrigna, bensì la malattia (coniugata a una serie di sfortunate coincidenze). La ragazza, infatti, ad ogni forte emozione sviene, spesso perdendo tutta la sua memoria a breve termine. 

Lo sviluppo della trama sembra già delineato: è facile immaginare quanti ostacoli il principe – un Edoardo Leo sognatore – dovrà superare per riconquistare ogni volta la sua principessa – Ambra Angiolini. Eppure, questo percorso dolce-amaro che porta anche alla nascita di un bambino, si lascia percorrere piacevolmente e con curiosità, grazie agli aneddoti comici propri della commedia romantica italiana degli ultimi anni. Mirabili anche la spontaneità e la complicità degli attori, che sorprendono soprattutto nella scena finale, incredibilmente vera. 

L’abilità di Ravello, sceneggiatore oltre che regista, si nota nel modo in cui racconta questa fiaba, conservandone la magia senza cadere nel banale, neanche quando le sequenze sono più fantastiche che realistiche. Non si perde di vista l’elemento della malattia, anche se alla drammaticità dell’argomento non è dato un peso preponderante, nell’ottica del privilegiare una leggerezza che lasci piùsorrisi che angosce. Le figure di contorno contribuiscono a dare spessore alla vicenda: in modo particolare gli amici interpretati da Paolo Calabresi e Susy Laude, profondamente radicati in una desolante realtàdi coppia, si piazzano agli antipodi della felice coppia cleptomane-narcolettica. 

Smascherando il paradosso del “E vissero per sempre felici e contenti”, Ti ricordi di me? trova il suo proprio finale in modo tenero e naturale, sulle note di romantiche fisarmoniche e brani indie-pop, in un mix di piacevoli sorprese che fa sperare in una spinta tutta nuova per il cinema leggero italiano.

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Autore

M.Valentina Colasuonno

Laureata in Italianistica presso l'università Roma Tre, insegnante di Italiano come lingua straniera

1 commento

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    Davide Migliarini il

    Brava vale, bella recensione.

    Volevo aggiungere ed elogiare l’ottima interpretazione, che personalmente mi ha piacevolmente stupito, di Ambra Angiolini.
    Si destreggia molto piacevolmente durante il film tra i diversi stati d’animo che contribuiscono a dar veridicità al personaggio che intrerpreta, per non parlare della scena finale, definita dallo stesso regista: “un vero e proprio regalo di Ambra”.

    Bel film, soprattutto per come riesce a metterti nei panni dei protagonisti.

    Uno di quei pochi film in cui il pubblico non è solo uno spettatore passivo che subisce la storia, ma riesce a viverla attraverso le sensazioni ed emozioni dei protagonisti.
    Sensazioni ed emozioni che vengono raccontate dal regista proprio nell’ottica di riuscir a mettere al centro l’aspetto empatico della storia e delle dinamiche che vengono a crearsi nella storia.

    Bravi!

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