Rodolfo Villaplana | Furore

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Autore: Rodolfo Villaplana

Titolo: Furore

Luogo: Galleria MAC-Maja Arte Contemporanea, Via di Monserrato 30

fino al 30 giugno 2015

Appositamente realizzati per questa mostra, gli undici quadri esposti (sette autoritratti, due nature morte, un ritratto femminile e una scena di caccia), rappresentano l’ultima trasformazione dell’artista Venezuelano nella sua ricerca espressiva.

Non nuovo alla scena romana – aveva debuttato nel 2002 nella collettiva Ci faremo sentire al Palazzo della Civiltà Italiana – Rodolfo Villaplana ritorna esponendo questa sua collezione il cui titolo Furore marca il cambiamento nella sua identità di artista.

Fin dagli esordi ha concentrato l’interesse sulla figura umana e sull’aspetto psicologico delle persone ritratte. “Come un attore che si accinge ad ‘incarnare’ un nuovo personaggio, sospendo il mio ‘io profondo’ per permettere agli altri di raccontarsi attraverso di me. La tela è il luogo dove avviene l’incontro”.

In questa nuova fase della sua vita artistica l’indagine psicologica è introspettiva, uno sguardo rivolto a se stesso. A rappresentare questa trasformazione fondamentali i tre autoritratti che giustamente sono stati posti, isolati, su una delle pareti della galleria, in modo da restare quasi separati dal resto dell’esposizione. Così essi sottolineano il loro ruolo nell’opera dell’artista: l’autoritratto in veste di clown; quello che fissa il volto in un’ampia risata; oppure il terzo, in cui si rappresenta con uno sguardo vago, quasi distaccato, sono indagini sul proprio io interno. Così come all’inizio della sua carriera si poneva come tramite, il più neutro possibile, tra il soggetto rappresentato e il suo raccontarsi sulla tela, adesso è egli stesso, giocando il medesimo ruolo, che si rappresenta. Non sono estranei a questa visione gli altri due autoritratti, quello a figura intera su sfondo carminio che sembra liberarsi del corpo per mostrare solo la propria esistenza, oppure – come, appunto, un attore che si accinge ad ‘incarnare’ un nuovo personaggio – la tela che lo rappresenta con un enorme cappello da cui spuntano solo gli occhi e il naso.

La novità di questa mostra si propone anche attraverso soggetti a lui poco usuali, tra cui spicca una grande natura morta: una composizione creata per lui da una artista di sculture floreali che ha utilizzato fiori di campo, formando un intreccio labirintico la cui riproduzione sulla tela è stata trasformata dall’artista in una ulteriore forma della propria ricerca interiore.

Rodolfo Villaplana nato a Valencia (Venezuela) nel 1975 ha avuto la possibilità di entrare in contatto e confrontarsi con molte realtà artistiche internazionali che ne hanno segnato lo sviluppo artistico. Nel 2002 arriva a Roma dove, come detto, partecipa ad una mostra collettiva a cui seguono mostre personali e altre collettive in varie città europee. Un salto qualitativamente decisivo avviene nel 2011 con il trasferimento a Londra per frequentare il prestigioso MA Fine Art. Chelsea College of Art and Design. A Londra espone innumerevoli volte, recentemente con la personale The Naked and the Nude ha ottenuto un ampio apprezzamento da parte della critica.

La galleria MAC Maja Arte Contemporanea di Daina Maja Titonel nasce nel dicembre del 2013, ma ha alle spalle una ventennale esperienza, perchè prosegue l’attività della madre, Lela Djokic, che nel 1993 fonda la Nuova Galleria Campo dei Fiori. Figlia d’arte a tutti gli effetti – il padre, il pittore Angelo Titonel è uno dei protagonista negli anni Settanta del Realismo magico italiano – dopo un’esperienza di alcuni anni nel campo informatico, ha ‘ceduto’ infine alla sua naturale ereditarietà familiare.

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