Pensieri di Dicembre: THE POLAR EXPRESS

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Regia Robert Zemeckis

Sceneggiatura Robert Zemeckis, William Broyles Jr.

Soggetto Chris Van Allsburg

Musiche Alan Silvestri

Produzione Caste Rock

Interpreti Tom Hanks, Daryl Sabara, Peter Scolari, Leslie Zemeckis

“A volte bisogna vedere per credere. Altre volte le cose più reali sono quelle che non si vedono”. Le parole del capotreno del Polar Express suggeriscono che non sempre bisogna toccare con mano e che la fiducia deve scaturire da noi stessi. Credere in qualcosa equivale a sperare, e la speranza rende senza dubbio migliori. Eppure il piccolo protagonista di The Polar Express è una versione moderna di San Tommaso. Sta crescendo, è più maturo e comincia ad accorgersi delle messe in scena tipiche della società americana, come gli innumerevoli “Babbo Natale” che popolano i grandi magazzini. E così, proprio quando dubita dell’esistenza del vero Babbo Natale, viene buttato giù dal letto e trascinato in una onirica avventura, a bordo di uno strano treno diretto al Polo Nord. The Polar Express è il racconto di un viaggio, di un percorso che deve portare alla conoscenza, o meglio alla scoperta. Tra le tante disavventure e gli incontri fantastici, il protagonista (di cui non sappiamo il nome) impara quello che conta davvero quando si intraprende un viaggio. La meta smette infatti di essere così importante, se paragonata a quello che si apprende durante il cammino. Non è la conoscenza in sé ad arricchire le persone, bensì il processo che si compie per arrivarci.

E allora su questo magico treno che deve raggiungere entro mezzanotte la dimora di Babbo Natale, il ragazzino si fa dei nuovi amici, impara a fidarsi degli altri e a credere in qualcosa. Solo al termine di questo percorso e solo dopo essersi convinto da sé dell’esistenza di Babbo Natale, riuscirà finalmente a vederlo in carne e ossa.

Il regista Robert Zemeckis, sfruttando tutte le sfaccettature del bravissimo Tom Hanks, mette in scena una bizzarra avventura che forse è un sogno, popolata da personaggi che sembrano dei fantasmi o sono semplicemente frutto dell’immaginazione di un bambino, per realizzare un film che in definitiva non è che la realizzazione sul grande schermo di una favola.

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