MIDNIGHT IN PARIS

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Regia Woody Allen

Sceneggiatura Woody Allen

Fotografia Darius Khondji & Johanne Debas

Scenografia Hélène Dubreuil

Montaggio Alisa Lepselter

Musica Stephane Wrembel

Cast Owen Wilson, Rachel McAdams, Michael Sheen, Marion Cotillard, Kathy Bates, Adrien Brody, Nina Arianda, Kurt Fuller, Tom Hiddleston, Corey Stoll, Mimy Kennedy, Alison Pill, Léa Seydoux, Carla Bruni

Produzione Usa

Distribuzione Medusa

Durata 94′


L’incredibile vicenda di uno sceneggiatore americano catapultato nella Parigi degli anni ’20, in compagnia di geni della cultura artistica del periodo come Ernest HemingwayFrancis Scott FitzgeraldGertrude SteinPablo PicassoLuis BuñuelSalvador Dalì. Questo sceneggiatore, di nome Gil, ha solo un’ora per sognare a partire dalla mezzanotte, un’ora circa per distaccarsi da una fidanzata distratta e da cognati invadenti. Ha il tempo per realizzare uno dei suoi più grandi sogni, anche per combattere la noia del presente. Parigi sullo sfondo, passata o presente poca differenza fa, aiuta nell’immedesimazione attiva dell’immaginazione. La notte fa da manto sublime ai sensi distaccatisi dal torpore della luce del giorno.

 Woody Allen, in giro per l’Europa, si sofferma finalmente su una delle città da lui più amate, perdendosi nei vicoli battuti dalla pioggia, nelle strade principali attorniate da alberi e ponticelli, le poche macchine, gli innumerevoli locali caratteristici del posto. Lo fa con un calore e un tocco, in parte, debitori di un malinconico testamento per una città come New York in Manhattan. Poi prende un attore come Owen Wilson, di carattere opposto al suo, e ne produce un alter ego di sovrana memoria. Balbetta fra i geni, e riesce nella realizzazione di un desiderio profondo all’interno di un sogno; mentre di giorno sopperisce al logoramento dello scadente rapporto.

Il risultato è una commedia scialba nel presente della Parigi attuale, e sopraffina in quella del milieu culturale dell’epoca. Una Parigi ricreata grazie al prezioso apporto della scenografa Hélène Dubreuil, che è uno dei punti di forza del film che anticipa quello di prossima uscita del regista newyorkese, ambientato a Roma.

Lasciarsi trasportare dalla magia vellutata della carezzevole leggiadria di una ventata di stimolante creatività nella creatività, ha pochi eguali, e poco importa se la coerenza si perde un pò strada facendo. Woody Allen è lì nel mezzo dei geni del passato, perché lo è ancora nel nostro presente, e questo basta, e talvolta avanza.

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