L’ITALIA CON LO STIVALE

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Lo stivale è il simbolo dell’Italia, è ciò che riesce a rappresentarci indistintamente ed inequivocabilmente in tutto il Mondo.

Se morfologicamente lo stivale è una certezza, al suo interno il Bel Paese ha saputo acquisire varie “forme”, o meglio sembianze, nell’arco dei secoli. Ciò è testimoniato dalle mappe, dalle carte, da quelle rappresentazioni del territorio che la scienza cartografica ha saputo regalarci.

Questa splendida mostra nasce proprio da queste storie, ovvero da come lo stivale si sia trasformato nel tempo; essa nasce in occasione delle celebrazioni per il 150° anno dell’unità d’Italia e dalla passione di un eclettico collezionista, Gianni Brandozzi, che ci introduce alla mostra durante la conferenza stampa –itinerante, ormai un’abitudine durante la presentazione di Comunicare Organizzando.

Si parte dalle Tabulae Militaris, mappe romane da viaggio. Passando attraverso i secoli si può ben vedere come le varie rappresentazioni facciano percepire il cambiamento e la crescita di una nazione. La cartografia è la memoria e il segno dell’evoluzione, una fotografia dell’Italia, importantissima, che testimonia la sua unità, le sue guerre, le sue conquiste e le sue sconfitte, i suoi colori, la sua presenza e la sua importanza nella storia globale.

Mentre si ammira la collezione non è difficile viaggiare con la fantasia e immaginare quanto sforzo e quanta costanza ci siano voluti per realizzare tali opere certosine, tali capolavori, perché di questo si sta parlando: di opere d’arte, nello specifico di opere figlie dell’incisione nelle sue varie rappresentazioni.

Molto curiose e simpatiche sono le carte allegoriche, che descrivono le vicissitudini tra Stato e Chiesa e parte degli anni della prima guerra mondiale, carte in cui la Russia è addirittura rappresentata da una piovra dai lunghi tentacoli!

Della mostra, che inizia e finisce con un omaggio alla città di Roma, fanno parte anche altri oggetti, originali e testimoni della nostra storia, come una bandiera con stemma sabaudo, dei volumi del 1800 e un torchio per la stampa delle carte geografiche; oggetti che impreziosiscono ancor di più una collezione che si può ben definire un’eredità, per tutti.

ANTICA CARTOGRAFIA D’ITALIA

A cura di Associazione Culturale Giovane Europa

Organizzazione e realizzazione Comunicare Organizzando

1 febbraio al 4 marzo 2012 – Gipsoteca, Complesso del Vittoriano – Roma

foto Anonimo, Panorama Italiano, Litografia Ronchi Milano, 1861,

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Autore

Andrea Palazzi

"Il passato è presente in ogni futuro". Andrea Palazzi scrive quello che i suoi occhi osservano e quello che la sua epidermide del cuore assorbe. Nelle sue recensioni traspare la continua ricerca tra l'esatta posizione delle cose e la loro giusta dimensione. Per lui l'arte è l'interazione emotiva tra chi crea e chi osserva.

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