LA VALLE DELLA LUNA

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Il documentario La Valle della Luna di Giovanni Buccomini è stato proiettato nell’ambito del Festival Culture Indipendenti – Parco del Torrione Prenestino.
LA VALLE DELLA LUNA
La Valle della Luna, Italia 2010,
Durata 66′,
Genere documentario,
Regia Giovanni Buccomino,
Sceneggiatura Giovanni Buccomino,
Montaggio Giovanni Buccomino, Silvia Natale, Andrea Di Vincenzo, Cristina Mantis,
Suono Giovanni Buccomino, Stefano Gramitto Ricci,
Musiche Giovanni Buccomino,
Operatori Giovanni Buccomino, Marco Serrecchia, Bruno Fundarò, Francesco Passafiume, Andrea Battaglini,
Illustrazioni Pasquale Monaco,
Interpreti Mimmo (se stesso), Antoine (se stesso).

La Valle della Luna è un complesso granitico che domina la penisola di Capo Testa, situata nel comune di Santa Teresa di Gallura. Nell’arco degli ultimi quarant’anni, all’interno di questa riserva naturale e magicamente evocativa, si è lentamente aggregata una comunità hippie. Punto di incontro di viaggiatori erranti, oggi la valle è frequentata da figure diversissime: punkabbestia, rasta, artisti, vagabondi di varie nazionalità.

L’avventuroso occhio del regista Giovanni Buccomino ha saputo indagare la vita quotidiana della comunità, la realtà problematica e radicale che gli abitanti scelgono di esperire, e uno strettissimo rapporto con la natura fortemente scandito dalle stagioni. Mimmo e Antoine sono i membri più anziani, e sono tra i pochissimi che abitano la Valle anche d’inverno: la profondissima quiete gli permette di godere anche dei volti più aspri del freddo dicembrino. Sono le attività di sostentamento a scandire le giornate: procurarsi il legname, l’acqua, il cibo. Antoine, artista e scultore, ha trovato nella Valle non solo un’inesauribile fonte di ispirazione, ma anche un luogo dove riscoprire, grazie all’entusiasmo e all’intensità della collaborazione, il valore della vita.

Ma col sopraggiungere dell’estate, l’incanto è incrinato dall’invasione di giovani alla ricerca di una vacanza alternativa: gli ospiti temporanei si comportano in modo irrispettoso nei confronti della comunità e nei confronti della Valle. Simili atteggiamenti causano il violento intervento della polizia, che tende a punire anche coloro che vivono lì da decenni, coniugando la meditazione solitaria e la vicinanza a un mondo incontaminato. Soprattutto in Mimmo, poeta di strada ed eterno girovago, si acuisce la coscienza del declino non solo personale, causato dall’invecchiamento e dal pensiero della morte, ma anche collettivo.

«La Valle della Luna racconta il passaggio di testimone tra diverse generazioni, il crepuscolo di un’idea, il poetico concludersi di un ciclo». Il discorso filmico si articola su tre piani distinti, eppure perfettamente integrati: quello narrativo, che vede prevalere le vicende dei personaggi più carismatici della Valle; quello antropologico, che studia i diversi flussi umani che vengono attratti dall’aurea mistica della località; quello etnografico, che ritrae soprattutto momenti della comunità e della condivisione – festività, rituali ed elaborazione di una dimensione storica.

 

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Webmaster - Redattore Cinema

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