LA MUSICA DI PROVINCIA INCENDIA LA CAPITALE

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS live @ LA TUA FOTTUTA MUSICA ALTERNATIVA

Line up:
Aimone Romizi – voce e chitarra
Jacopo Gigliotti – basso
Alessandro Guercini – chitarra
Alessio Mingoli – batteria

Quando: 12 Gennaio 2012
Dove: Circolo degli Artisti, Roma
Per maggiori info:
Fast Animals and Slow Kids | Free Music, Tour Dates, Photos, Videos
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La Tua Fottuta Musica Alternativa

Altri gruppi della serata:

The Wires
Simone Olivieri
Sadside Project + Roberta Sammarelli
Gionata Mirai

Cosa vai a vedere stasera? La Tua Fottuta Musica Alternativa.

E’ questo il nome della rassegna di musica indipendente italiana ideata da Il Polimorfo, che si tiene una volta al mese al Circolo degli Artisti. Un titolo che punta a spiazzare e, soprattutto, a chiamare in causa chi lo legge o ne sente parlare: della serie <<Vieni ad ascoltare quello che non conosci!>>.

Il 12 gennaio la mia fottuta musica alternativa è stata incarnata nella fattispecie dai Fast Animals and Slow Kids (FASK), ultima band ad esibirsi dopo i quattro brevi live di The Wires, Simone Olivieri, Sadside Project (accompagnati da Roberta Sammarelli dei Verdena) e Gionata Mirai (Teatro degli Orrori).

Sin dal loro ingresso sul palco, i FASK si mostrano decisi ad incendiare il pubblico. C’è già un gruppetto nutrito di fans che conosce le canzoni e inneggia cori, ma Aimone, il cantante, è intenzionato a coinvolgere ogni singolo individuo che si trovi di fronte a lui. Tra un pezzo e l’altro incita la folla a battere le mani e a pomiciare durante le canzoni come Copernico, si lascia andare ad espressioni volutamente sopra le righe – urla più volte il nome di Satana, si getta sul pubblico in ripetuti stage diving e commenta con ironia i suoi pezzi: <<Delle prossime due canzoni una non è presente nel disco, l’altra è tamarra>>.

Questi ragazzi di Perugia hanno grande intelligenza e carattere da vendere. Sono quattro amici che amano il nonsense e si stanno divertendo da matti: sì, sono musica alternativa, ma hanno il gusto del trash, del tamarro (parola che ricorre spesso nelle esternazioni del cantante ), che li rende autentici e autoironici, soprattutto quando parlano delle loro origini. Infatti ribadiscono più volte di venire  da una città in collina <<dove si trovano i pascoli di capre>>: Collina è appunto la canzone dedicata a Perugia. In provincia, la distinzione tra chi ama i concerti rock e chi invece va in discoteca è sicuramente più netta che nella capitale: Aimone ci scherza su quando dice al pubblico che dopo lo show si andrà tutti a ballare, mettendo in atto le due regole della discoteca, ovvero la cassa dritta e i bassi. Il pubblico risponde agitandosi e pogando, trascinato da canzoni come Organi e Lei, che ricordano i pezzi più veloci degli Strokes e degli Arctic Monkeys. I testi sono pungenti e urlati, come succedeva nei primi Afterhours: è facile ritrovarsi in frasi come <<l’amore è una cosa stupida e lo sanno tutti>>, <<la realtà è stronza e ti bacia in bocca>> e <<ho un problema con qualcuno che io chiamo me stesso>>.

La provincia del Centro-Italia ci sta sorprendendo con una serie di gruppi emergenti energici ed originali, penso ai Be Forest e ai Soviet Soviet, entrambi di Pesaro: ora arrivano anche i Fast Animals and Slow Kids, con il loro disco Cavalli, uscito a novembre dello scorso anno e affidato, per quanto riguarda la produzione artistica, ad Andrea Appino degli Zen Circus e Giulio Ragno Favero de Il Teatro degli Orrori. L’album comprende undici pezzi il cui titolo è composto da una singola parola – Gusto, Nervi, Cioccolatino – a testimonianza del fatto che la musica dei FASK è decisa e senza retorica.

Alla fine del concerto il sentimento che provo è di pura soddisfazione, forse perché vengo dalla loro stessa provincia umbra, ma più probabilmente perché i FASK sono davvero bravi: il migliore concerto live a cui ho assistito negli ultimi mesi.