Krakauer’s Ancestral Groove | IUC Aula Magna Sapienza

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Chi David Krakauer Band (David Krakauer – clarinetto, Sheryl Bailey – chitarra, Jerome Harris – basso, Keepalive – elettronica)

Dove Istituzione Universitaria dei Concerti, Aula Magna della Sapienza, Piazzale Aldo Moro 5, Roma

Quando 11.11.2014

Reportage a cura di Filippo Maria Ferrante

L’11 Novembre l’Aula Magna della Sapienza ha accolto un artista di fama internazionale, che si è esibito in un concerto un po’ atipico: al contrario del solito, la musica classica che aleggia nella sala è stata messa da parte per far posto al Jazz e al klezmeruna combinazione unica in grado di fondere diversi istinti, dai motivi funk alla musica ebraica. David Krakauer, uno dei clarinettisti più importanti a livello internazionale, si è esibito con la sua band interpretando il suo ultimo album Ancestral Groove. Ogni brano ha rappresentato un’esperienza irripetibile e affascinante, un cammino attraverso le culture di vari paesi, la storia e la musica ebraica, le grandi guerre e il loro rapporto con l’Oriente. I brani hanno svolto la duplice funzione di intrattenimento e di mediazione tra diverse tradizioni. L’intero concerto è stato un viaggio interstrumentale tra i vari membri della band, la bravissima Sheryl Bailey alla chitarra, che ha deliziato il pubblico con vari assoli, Jerome Harris, magnifico bassista in grado di trasformare il basso in uno strumento solista, attraverso il walkin’ bass, Michael Sarin, batterista fantastico, con uno spiccato gusto per l’insolito e per la ricerca di suoni nuovi.

Il suo assolo di 5 minuti non è stato caratterizzato dalla velocità ma dalla creazione di diversi effetti al fine di suscitare sensazioni ed emozioni nuove. Jeremy Flower, computer e synth, rappresenta l’elemento innovativo della band, il filo conduttore tra la musica jazz e le nuove generazioni. Infine David Krakauer, al clarinetto, è riuscito a creare un’atmosfera orientaleggiante. Il suono dolce e melodioso del clarinetto si è imposto come protagonista con l’improvvisazione tipica del jazz, in una fusione di stili e melodie. I suoi movimenti sul palco incantano il pubblico e la sua interpretazione rende tutti i membri della band parte di un’unica entità musicale. Il clarinetto, solista e allo stesso tempo raccordo tra i vari strumenti, è in grado di creare una connessione tra i diversi brani. Come gli strumenti rappresentano la melodia dei brani, così il clarinetto di Krakauer le parole, in grado di comunicare emozioni altrimenti inesprimibili tramite il linguaggio.

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Studente universitario presso La Sapienza, Facoltà di Lettere e Filosofia, Laurea in Lingue, Culture, Letterature e Traduzioni. Bassista funk/jazz. Fotografo per manifestazioni ed eventi musicali.

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