J. Jarmusch | Only lovers left alive

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sologliamantiOnly lovers left alive, di J. Jarmusch, G.B./Ger/Fra/Cipro/USA 2013, 123′

produzione Recorded Picture Company 

distribuzione Movies Inspired

uscita giovedì 15 maggio 2014

Il cinema di Jim Jarmusch è sempre attraversato da una contagiosa linfa vitale. Tutti i suoi personaggi sono degli outcast urbani, estranei e distaccati dall’ambiente che li circonda, inesorabilmente stranger than paradise. Emarginati perché, tutti in modo diverso, sopravvissuti alla fine delle ideologie. In Only lovers left alive c’è il passo definitivo con la storia affascinante di due vampiri, amanti secolari, che combattono contro la noia dell’immortalità. Jarmusch rilegge, reinventandoli, archetipi narrativi che sembrano consolidati nell’immaginario. E di questi signori della notte morenti, ma non morti, seguiamo subito il ritmo.

Adam (Tom Hiddlestone) è un musicista, ispiratore dei grandi nei tempi, e vive a Detroit, una città famosa per le sue notti musicali e simbolo dell’industrializzazione, ma ormai spopolata e depressa. C’è solo una persona che Adam ama più delle sue chitarre e desidera più del sangue “O” che si procura in ospedale: Eva. Lei (Tilda Swinton) vive, circondata dai suoi libri e dalla sua conoscenza, a Tangeri, diversa per atmosfera e per colori, ma altrettanto romantica e decadente. Qui ha come amico – vampiro – Christopher Marlowe, ancora arrabbiato con Shakespeare… Eva raggiunge Adam a Detroit e da questo momento, a parte un’incursione selvaggia della sorellina di lei (Mia Wasikowska), non accade nulla. È tutto un ipnotico e coinvolgente giro a vuoto, come il 45 giri che apre il film e che, girando, diventa un’inquadratura a piombo.

Jarmusch, fortunatamente, è un regista che non conosce il tempo se non quello del sentimento. I due vampiri, metafore della fragilità e della vulnerabilità dell’uomo, resistono alla decadenza del presente e del mondo in cui devono, comunque, sopravvivere da immortali. Che abbiano a che fare con gli zombie, come Adam chiama con disprezzo gli esseri umani, o con un’incosciente sorellina affamata di sangue.

Due stanche creature della notte, in bilico tra la nostalgia che li lega al passato e l’incertezza per il futuro. Un languido e raffinato sguardo sulla contemporaneità. Con uno spiraglio, però. E che sia un’illusione, solo un continuo ripetersi, a questo punto non ci importa. Come si cerca un senso in questo mondo? Come si resta vivi? Only lovers left alive. E con un morso, ne basta uno, si ricomincia a girare.

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