HILLIARD ENSAMBLE | AULA MAGNA UNIVERSITA’ LA SAPIENZA

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Artisti Hilliard Ensemble

Dove Aula Magna, Rettorato Università La Sapienza, Roma

Quando Sabato 29 novembre ore 17.30

Info Sito Hilliard Ensamble

Assistere ad un concerto di addio alle scene è sempre un’emozione altissima, in cui la trepidazione dell’occasione si unisce ad una sorta di commozione nostalgica. Nel caso dell’ultima data italiana dell’Hilliard Ensamble, uno dei più illustri e stimati gruppi vocali da camera a livello mondiale, a smuovere è anche un programma in cui si alternano opere di Bach e composizioni di Arvo Part,  che con il gruppo ha sempre intessuto una collaborazione fitta e fruttuosa, fin dalla registrazione di Passio, nel 1988.

Sin dalla sua fondazione, nel 1974, l’Ensamble si è concentrata sia sul recupero e la valorizzazione del repertorio vocale medievale e rinascimentale, sia nello studio delle pagine scritte da compositori contemporanei, come John Cage,  Gavin Bryars e  Heinz Holliger. E’ stata inoltre capace, negli anni,  di coinvolgere musicisti e generi inaspettati, collaborando con il sassofonista jazz Jan Garbarek in tre fortunati lavori (la trilogia Officium, realizzata tra il 1994 e il 2010) e incidendo intensamente per l’etichetta ECM, dopo l’iniziale collaborazione con EMI.

Al nucleo centrale del gruppo, costituito oggi da quattro membri (David James- controtenore, Rogers Covey-Crump- tenore, Steven Harrold- tenore, Gordon James- baritono), si aggiungono stasera altri quattro musicisti, ad interpretare le otto voci dei mottetti di Bach, divise in un doppio coro come nell’iniziale Der Geist Hilft Unser Schwachheit Auf. Il luminoso contrappunto bachiano si avvicenda nel corso del concerto ai momenti cupi e interiori delle composizioni di Part, dalle strutture fortemente simboliche e cicliche, come Summa e Most Holy of God: in quest’ultima, in particolare, la grandissima varietà timbrica dell’ensamble riesce a sottolineare tutti i colori del tessuto musicale, concentrato nella fissità di un’unica frase di testo.

L’ultimo brano proposto, il mottetto bachiano Singet Dem Herrn Ein Neues Lied, dal carattere più lieto e celebrativo, serve a salutare una sala gremita ed entusiasta, in attesa di concludere l’ultima tranche di una serie di circa cento concerti nel corso del 2014. L’ultimo è atteso il 20 dicembre, alla Wilgmore Hall di Londra, ed è già sold out da diverso tempo. Dopo, come si legge dal comunicato dell’Ensamble, Who Knows…?

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Autore

Laura Aina

Pianista diplomata al Conservatorio, quasi architetto. Scrivo di musica di tutti i generi, anche se la classica rimane la mia passione.

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