Giacome Sette | B/Ride

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B-Ride_4-7 maggio_Teatro Studio Uno_foto2

scritto e diretto da Giacomo Sette

ideato e interpretato da Martina Giusti

con Azzurra Lochi e Simone Caporossi

aiuto regia Azzura Lochi

contributi al testo Martina Giusti

musiche Luca Theos Boari Ortolani e un brano inedito di Alice Giorgi

video Fabio Romanelli

foto di scena Manuela Giusto

una collaborazione Anonima Sette e Martina Giusti

6 Maggio 2017 Teatro Studio Uno, Roma

Il Teatro Studio Uno ha ospitato dal 4 al 7 Maggio B/Ride, spettacolo scritto e diretto da Giacomo Sette vincitore del bando 2016 Pillole, tutto in dodici minuti del Teatro Studio Uno.

Ispirato al cortometraggio Finché morte non ci separi di Damian Szifron, B/Ride è uno spettacolo che ci invita a partecipare ad un matrimonio, le nozze di B e Pier, una giovane coppia che sembra perfetta, ma così perfetta da essere completamente finta.

E, infatti, così è, e così appare: B e Pier sono due marionette umane, due manichini pesanti e apparentemente privi di vitalità, manipolati e diretti dal terzo protagonista di questa storia, una sorta di deus ex machina interpretato da Martina Giusti.

Martina Giusti è la loro burattinaia, ma anche la loro voce e pensiero, si tramuta prima nell’una e poi nell’altro, narrandoci così passioni, rabbie e paure di entrambi i protagonisti di questo strano matrimonio.

L’ordinata e pianificata vita di B è sconvolta dal tradimento di Pier durante il loro ricevimento di nozze, da quel momento in poi le maschere di entrambi cadranno, portando sempre più alla luce i loro veri e autentici volti.

Lo spazio scenico è spoglio e scuro, senza scenografia, le tre figure si stagliano nette e nitide, tanto da sembrare ritagliate sullo sfondo.

La regia ha voluto dare il ruolo di mente stratega a un solo interprete, creando così un gioco delle parti dalla riflessione profonda su quanto il ruolo di chi racconta, il narratore, sia l’unico capace di riportare alla luce l’identità di questi due corpi perduti.

Corpi che sembrano privi di qualsiasi vitalità eppure ancora mossi dalla forza delle emozioni, movimenti che sembrano essere atti di ribellione, ricordandoci così che il corpo, per quanto possa essere depersonalizzato, resta il veicolo principale della complessa emotività dell’uomo.

A far emergere sempre più la vastità dei sentimenti in gioco è anche la scelta delle musiche composte da Luca Theos Boari Ortolani, suoni che sono a volte duri e violenti, altre volte dolci e melanconici.

La catarsi finale è affidata alla libera interpretazione degli attori, lasciando così la sensazione di avere assistito non solamente a uno spettacolo, ma a qualcosa di autentico.

B/Ride è un processo di graduale scioglimento da tutte le catene che tengono imprigionato il nostro vero essere: grazie all’ottima interpretazione degli interpreti che si concedono senza riserve, viene messo in atto lo smascheramento; il lavoro di regia ed interpretazione regala al pubblico una performance viva e toccante, capace di far sorridere e commuovere.

Agli applausi finali lo spettatore ha quasi la sensazione di essere stato liberato da qualcosa anch’esso.

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Autore

Ottavia Coteni

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