Dell'Arte Della Guerra

0

Direttamente dal Festival di Roma arriva, presentato a Il Kino, il documentario di Luca Bellino e Silvia Luzi, rivelazione dell’area “Nuove Prospettive” e basato sugli eventi storici della protesta operaia Innse del 2009.

Dell’arte della Guerra, di Luca Bellino e Silvia Luzi, Ita 2012, 84′

Sceneggiatura e Soggetto: Luca Bellino, Silvia Luzi

Montaggio: Luca Bellino

Direttore della Fotografia: Vania Tegamelli

Produttore: Kino Produzioni, Indieair, in associazione con Tfilm

Interpreti: Vincenzo Acerenza, Fabio Bottaferla, Luigi Esposito, Massimo Merlo

Un carroponte, quattro operai sospesi otto giorni a venti metri d’altezza, un solo obiettivo: impedire la chiusura della Innse, famosa fabbrica metalmeccanica di Milano. Questi sono i numeri di Dell’Arte della guerra, ma soprattutto questi sono i fatti realmente accaduti durante l’Agosto 2009 nella periferia di Milano.

Si sarebbe potuto optare per tante scelte facili nella realizzazione di questo documentario: dalla drammatica esperienza di reclusione forzata sino alle singole storie empatiche dei protagonisti. L’oculata – e riuscita – scelta di Luca Bellino e Silvia Luzi invece si svela fin dai primi asettici fotogrammi attraverso la scelta di raccontare altro. Raccontarlo senza ricorrere a espedienti empatici o facile retorica politica. Dell’Arte Della Guerra non si occupa di spettacolarizzare o esaltare il “gesto” dell’occupazione sul carroponte – tant’è che le parti ricostruite con veri attori sono formate da pochi frammenti incastrati all’interno delle lunghe sequenze d’interviste ai veri operai –, ma di analizzarne il suo senso più profondo, le motivazioni e l’organizzazione che hanno dato vita al gesto, scoprendo le dinamiche intrinseche nelle azioni dei quattro operai, risultato di un processo metodico e non inizio capriccioso di una protesta improvvisata.

L’evento Innse – in sé – passa in secondo piano dando spazio alle parole degli operai. Le loro idee sulla lotta sociale, sulla vita, sull’esistenza nella fabbrica. Questo è l’aspetto dove Dell’Arte Della Guerra ha un effetto dirompente: raccontare la lotta operaia non dal punto di vista dei cortei o dei telegiornali, non dalle singole storie di dolore o dalla tribolazione di chi non arriva a fine mese o soffre di tumori dovuti all’amianto. Quello che emerge sotto la superficie eterea e chirurgica delle immagini è come l’ideologia della lotta proletaria venga portata avanti al pari di una fine schermaglia contro i “padroni” che richiede organizzazione gerarchica, tenacia, lucidità.

Io non c’è l’ho coi padroni, ma avrei tagliato la testa a tutti” esclama ad un certo punto uno degli intervistati. La dirompente forza dell’opinione sovrasta completamente ogni pretesa di oggettività su temi mai fuori moda. Saturati da chiacchiere e iconografie ingombranti i lunghi monologhi del film riportano i problemi sociali e politici a una dimensione pratica. Problemi idealistici ma tangibili, ancora oggi del tutto attuali, come la proprietà privata o lo schiavismo in fabbrica; problemi che fanno breccia prepotentemente in una realtà che si dimostra non scontata, anche dopo anni di lunghi dibattiti sull’argomento. Non un manifesto politico quindi, ma un manifesto sulla volontà. La volontà che ha portato alla sopravvivenza della Innse – ironicamente oggi, in questi giorni di crisi, una delle poche società in attivo con tanto di assunzioni a carico -. Un violento ritorno alla dimensione dello scontro di idee: combattuta, sofferta, giocata da dentro la partita e non semplicemente urlata dagli spalti affollati. Un’opera che risveglia i sensi su alcuni aspetti della vita politica italiana ormai allo sbaraglio. Perché anche questa è guerra, e la guerra è una cosa seria. Senza censura né ipocrisia, e soprattutto senza compiacimento, Dell’Arte della guerra è un opera che fa dell’onestà intellettuale il suo fulcro portante.

Print Friendly, PDF & Email
condividi:
   Send article as PDF   

Autore

Avatar

Webmaster - Redattore Cinema

Lascia un Commento

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie. Più info

Le impostazioni dei cookie su questo sito sono impostati su "consenti cookies" per offrirti la migliore esperienza possibile di navigazione. Se si continua a utilizzare questo sito web senza cambiare le impostazioni dei cookie o si fa clic su "Accetto" di seguito, allora si acconsente a questo.

Chiudi