
Romaeuropa Festival 2017| Azzurra De gregorio | Madre
Madre è uno spettacolo unico, un’esplorazione, una riflessione, un viaggio alla scoperta della figura materna, spogliata da tutte le sue vesti tradizionali e lasciata alla sua nuda unicià.
Madre è uno spettacolo unico, un’esplorazione, una riflessione, un viaggio alla scoperta della figura materna, spogliata da tutte le sue vesti tradizionali e lasciata alla sua nuda unicià.
La musica cortese di Monteverdi incontra un mondo selvaggio e unico. Due mondi che sembrano non avere nulla a che vedere l’uno con l’altro, ma che invece hanno più in comune di quello che si crede.
«Il teatro giace alla nascita di questo piccolo paese e il teatro è ciò che questo piccolo paese rimarrà». Sono queste le parole di Fabre per presentare lo spettacolo, non soltanto come metafora, ma pragmaticamente per ciò che riguarda la nascita della nazione in sé.
Erodiàs si trova in un limbo, un luogo di morte, un punto di passaggio al quale forse è condannata a restare per sempre.
In Discorso Grigio la retorica è sottoposta a vivisezione e questa operazione in senso letterale, come in sala operatoria , porta al ritrovamento del cuore del discorso politico. Gesti, parole, atteggiamenti , attraverso l’eterodirezione -Cavalcoli riceve dei comandi misteriosi tramite le cuffie, che riguardano probabilmente sia i movimenti sia che ciò che deve dire-sono smontati e riassemblati dando forma ad un caos che smaschera ogni intenzione ipocrita del politico di rassicurare e convincere.
La luce, come una divinità antica, è inseguita e omaggiata dalle tre artiste.
Il pidocchio è un parassita infestante e difficile da debellare, la sua proliferazione è spietata e invedente, così come l’omologazione e la mancanza di senso e di identità autentica che ne derivano; temi cari a Pasolini che più di chiunque altro denunciava sul nascere il declino culturale che oggi è diventato strutturale, pienamente espresso e radicato come un enorme parassita con il dono dell’invisibilità.
“L’economia è terribilmente erotica e ha sedotto tutto tranne la noia”, pensieri che hanno l’ambizione e il coraggio di riportarci sempre davanti al problema della soffocante vita iperstimolata contemporanea e che raggiungono la loro massima efficacia durante la scena del rave di musica elettronica. Alla compagnia catalana va il merito di aver creato con un linguaggio scenico molto accessibile, dei cortocircuiti percettivi che permettono allo spettatore di guardare con occhi nuovi certi stereotipi del mondo contemporaneo.
La compagnia Rueda Teatro, concorrente del Roma Fringe Festival 2017, ci presenta OcchioPin lavoro dal 6 all’8 Settembre.
Ella è una donna rimasta vedova troppo presto, in un paese che ha fretta di dichiarare guerra al mondo, che, per sopravvivere in questa società che sembra impazzita, decide di sostituirsi al defunto marito prendendone l’aspetto e simulando la sua stessa morte.
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