Romaeuropa Festival 2017| Azzurra De gregorio | Madre

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Madre03

regia e testi Azzurra De Gregori

con Giulio Maroncelli, Loredana Canditone, Vera Borghini, Diletta Sperman, Eva Sabelli

costumi Marina Miozza

sound design Massimo Scamarcio

scene Michelangelo Tomaro

assistente alla regia Carmine Scotto

assistenza musicale Gianni Tamburelli

3 ottobre 2017, la pelanda, Roma

Lo spettacolo Madre, ospite al Romaeuropa Festival, non è uno spettacolo narrativo, la sua drammaturgia è essenzialmente composta da performance ed installazioni, facendo del corpo e dell’immagine l’elemento centrale dell’opera.

Il campo prediletto della giovane artista Azzurra De Gregorio è quello della performing art e delle arti visive.

Madre è un’indagine, un’esplorazione intima e simbolica della figura materna, slegata dai soliti stereotipi e luoghi comuni: la De Gregorio ci invita a conoscere una madre divina e universale, che accompagna tutta la nostra vita.

L’opera si sviluppa in tre momenti principali durante i quali i cinque attori, Giulio Maroncelli, Loredana Canditone, Vera Borghini, Diletta Sperman, Eva Sabelli, riescono a dar vita ad una performance prettamente onirica e simbolica.

Il tema centrale è quello del rapporto, spesso conflittuale, che intercorre tra madre e figlio o, nel caso specifico di questo lavoro, sembra più lecito dire tra creatore e creato.

Le musiche sanno ben accentuare ed esaltare la natura di questo mondo, confuso e inquietante all’inizio, sempre più dolce e solenne verso il suo esito finale. Le luci sono da considerarsi un vero e proprio elemento scenografico: luci abbaglianti e bianche, che sembrano essere onnipresenti, come un dio scrutatore.

Anche la plastica che ricopre il palcoscenico è un elemento scenografico che si trasfigura in una sorta di placenta, che si lega indissolubilmente a tutti gli elementi presenti sul palco.

Molteplici e costanti sono i riferimenti simbolici e iconografi con i quali la regista gioca, elementi che prendono spunto da diverse culture e religioni, con qualche ingrediente dal tratto alchemico.

Nonostante l’ermetismo lo spettacolo è risultato coinvolgente, mantenendosi sempre fedele all’atmosfera solenne e drammatica dell’opera.

Il pubblico ha accolto con calore Madre, e seppur alcune parti della narrazione risultino estremamente simboliche, ne ha pianamente apprezzato la natura affascinante e onirica, e la sua non indifferente estetica bellezza.

L’originalità e la forza dell’opera non fanno per nulla pensare che si tratti della prima opera scritta e diretta di Azzurra De Gregorio, al quale ci si augura, ne seguano ben presto altre.

Madre si rivela essere uno spettacolo interessante e affascinante sotto tanti punti di vista, uno spettacolo sicuramente da vedere più volte.

 

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Autore

Ottavia Coteni

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