Digital Live 2012: l'equilibro nella dinamica – Reportage fotografico

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Foto: Luca Gandolfi

Programma: a cura di Donatella Giordano
presentazione di Daniele Spanò
Incontro con gli artisti: Roberto Pugliese, Franz Rosati, xx+xy visuals and sound art project.
Presentazione dell’opera Equilibrium Variant di Roberto Pugliese
Courtesy Galerie Mario Mazzoli e Roberto Pugliese.
Eclipse/Collapse, Performance di Franz Rosati e xx+xy visuals and sound art project
Streakline #1, Performance di Franz Rosati.

Dove: Opificio Telecom, Roma

Quando: venerdi 30 novembre 2012

Info:

Franz Rosati website

Roberto Pugliese website

XX+XY website

Digitalife wesbsite

In occasione del Digital Life 2012 – Human Connections, rassegna dedicata alle connessioni fra i linguaggi artistici contemporanei e le nuove tecnologie, si è inserito uno degli appuntamenti del Digital Live, eventi della durata di un solo giorno che vogliono dare particolare rilievo all’aspetto contestuale delle performances live.

Il secondo appuntamento del Digital Live, del 30 novembre 2012, si è svolto presso la caratteristica location dell’Opificio Telecom Italia, sede della Fondazione Romaeuropa, che ha ospitato la scultura sonora interattiva “Equilibrium Variant” di Roberto Pugliese – prodotta con la Galleria Mario Mazzoli di Berlino – frutto di una approfondita ricerca sui meccanismi cinetici e sul feedback, e le performances live di Franz Rosati e xx+xy visuals and sound art project. L’evento è stato curato da Donatella Giordano e presentato da Daniele Spanò, consulente artistico della Fondazione Romaeuropa. Il programma ha previsto inizialmente un incontro con gli artisti, che ha affrontato le tematiche riguardanti l’utilizzo delle nuove tecnologie nelle ricerche presentate al pubblico dagli artisti invitati.

Particolare l’interesse rivolto all’opera Equilibrium Variant di Roberto Pugliese, che ha recentemente ricevuto una menzione d’onore dalla Fundación Telefónica, istituzione culturale rappresentativa della maggiore compagnia telefonica spagnola, oltre ad essere stata ospitata dal 7 al 14 dicembre 2012 a Nova Gorica, in Slovenia, in occasione del Pixxel point festival. Roberto Pugliese esplora il fenomeno del feedback acustico (effetto Larsen), tipico fischio stridente che si sviluppa quando i suoni emessi da un altoparlante ritornano ad essere captati da un microfono. Il fenomeno si innesca solitamente quando il microfono è troppo vicino all’altoparlante e capta una frequenza emessa da quest’ultimo. Questa frequenza viene amplificata e riprodotta a sua volta con ampiezza via via crescente, virtualmente illimitata, fino a generare la saturazione dell’amplificatore e la rottura fisica del sistema.
Equilibrium Variant è una scultura sonora costituita da due bracci robotici, posizionati su di un supporto da terra, alle quali estremità si trovano un microfono e uno speaker. Un software creato ad hoc dispone la posizione dei bracci robotici nello spazio in maniera dinamica e gestisce la distanza del microfono dallo speaker evitando che il sistema vada in saturazione. La ricerca spasmodica di un equilibrio crea una dimensione acustica e visiva dinamica e mutevole in quanto la frequenza del feedback e i movimenti dei bracci sono diversi e mutano in tempo reale. Questo rende i movimenti estremamente armonici e naturali ed i bracci assumono caratteristiche comportamentali riconducibili a organismi viventi. Il sistema dunque si trasforma in un organismo biomeccanico che vive di vita propria e reagisce alle condizioni esterne.

Le due performances hanno previsto un primo intervento che si trattava di una collaborazione in forma di performance audiovisiva, dal nome Eclipse/Collapse, tra Franz Rosati e il duo multimediale formato da Giuseppe Pradella e Sladzana Bogeska, in arte xx+xy visuals and sound art project, che ha esplorato le potenzialità espressive del processo creativo digitale e i suoi tools. Le sonorità, create da Franz Rosati e Giuseppe Pradella, connesse da un tessuto visivo generato in tempo reale, generato in tempo reale da Sladzana Bogeska, creavano un paesaggio interattivo continuo tra il suono e il video.

L’opera audiovisiva realizzata da Franz Rosati, Streakline #1, è la seconda parte del Trittico #1 iniziato con Pathline #1. Una creatura virtuale con comportamento, suono e forma propri, viene utilizzata come sintesi metaforica per rappresentare la mutazione e la trasformazione. Se in Pathline #1 venivano rappresentati il paesaggio naturale organico e paesaggio urbano artificiale, in Streakline #1 la struttura visuale ed audioreattiva, sempre realizzata in computer grafica generativa 3D, rimanda nella forma e nei colori ad agglomerati organici investiti spasmi, torsioni, vibrazioni e rotazioni vorticose, caratteristiche comuni e caratterizzanti del Trittico #1.
Le distribuzioni probabilistiche e la teoria del caos, diventano lo strumento tecnico necessario per la rappresentazione di un concetto nascosto nella quotidianità ma tuttavia presente come immutabile legge fuori dal tempo.

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