P. Pisanelli | Buongiorno Taranto

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buongio1Buongiorno Taranto, di P. Pisanelli, Ita 2014, 84′

Produzione Big Sur, Officina visioni

dal 30 al 31 maggio al Nuovo Cinema Aquila

nell’ambito del Contest 2014

Buongiorno Taranto testimonia con lucidità la fisionomia di un luogo spettrale che sta partorendo il proprio riscatto. E’ molto più che uno sguardo gettato sulla disperazione di una popolazione sconvolta; è soprattutto un viaggio alla ricerca dei frammenti di speranza dispersi nelle strade della città, nel tentativo di dare loro voce ed espressione. A questo proposito, un gruppo di giovani volontari fondano una web radio attorno alla quale prende forma un progetto di informazione e di sensibilizzazione della cittadinanza.

Il paradosso che tormenta i cittadini di Taranto suscita sconcerto: nelle parole di uno degli intervistati sembra non esserci altra possibilità se non quella di scegliere tra il morire di cancro e il morire di fame. La chiusura dell’Ilva, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa, comporterebbe infatti la disoccupazione di circa ventimila dipendenti, con conseguenze disastrose per l’intera popolazione.

L’aria è irrespirabile, il mare è inquinato, i balconi e le strade si tingono di una polvere rossastra, l’intera città è come immersa in una nube di cenere e fumo. Lo scenario, in alcune riprese di Pisanelli, appare apocalittico, reso ancor più angosciante dalle parole di rabbia delle madri preoccupate per la salute dei propri figli, ai quali, nelle zone in prossimità dell’industria, è perfino proibito giocare sui prati e nelle aiuole.

E’ qui che la testimonianza di morte si trasforma nel progetto ostinato di una ricostruzione fiduciosa, che passa dalle fasi iniziali delle proteste e della campagna di sensibilizzazione, alla successiva rivalutazione del territorio, dei prodotti, degli spazi comuni e del patrimonio culturale. Assistiamo quindi, passo dopo passo, all’entusiasmo e all’audacia di un gruppo sempre crescente di cittadini i quali, scegliendo di non cedere alla rassegnazione, determinano un circolo virtuoso che lascia ben sperare in quel “cambio di mentalità” da tutti auspicato, condizione essenziale di ogni reale emancipazione.

Il lavoro di Pisanelli ha il grande merito di restituire la complessità di una situazione tragica, senza profilare uno scenario irrimediabilmente catastrofico. Al contempo ha l’intelligenza di suscitare positività e fiducia, senza sfociare in un ottimismo inconsapevole. Buongiorno Taranto educa ad un risveglio che passa dall’acquisizione di una consapevolezza reale e sofferta dello stato effettivo delle cose; non invita a chiudere gli occhi nel perseguimento di un sogno irrealizzabile.

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Autore

Ludovico Nisi

Studente di filosofia, musicista se capita.

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